Nella lista “Progetto in Comune” costituita da Salvatore Micelli (e la sorella Barbara, socia della cooperativa), era presente una candidata Valentina Ingenito (candidatasi alle Comunali racimolando appena 7 voti di preferenza) operatrice della Cooperativa Indaco, “raccomandata” dallo zio che lavora presso la Prefettura di Taranto, Lucia Viafora, che ci risulta priva di alcuna competenza ed esperienza precedente comprovabile nel campo dell’accoglienza, ma Micelli in realtà l’avrebbe assunta per motivi politico-elettorali candidandola (187 voti), e lei ha chiesto in cambio l’assunzione di altri componenti della sua famiglia come “operatori” nella Indaco.
La Viafora è rimasta direttrice della struttura “Galeso“ di Taranto, anche quando ha vinto la cattedra statale, lavorando per la Indaco
solo il pomeriggio, mentre la mattina lavorava a scuola, ed i risultati
della malagestione come ci raccontano dei dipendenti, sono evidenti. Katia Pirulli,
assistente sociale presso la “Galeso” per mesi è risultata ricoprire
lo stesso ruolo ad Ostuni (brindisi) in un’altra struttura della
Indaco. La Indaco così facendo avrebbe truffato lo Stato incassando da
due Prefetture (Brindisi e Taranto) fondi per due strutture, che
dovevano essere spesi per assumere 2 o 3 assitenti sociali, secondo
quanto previsto dal capitolato d’appalto, e invece risultava solo lei a
tempo pieno sia in una che nell’altra struttura, approfittando sulla
circostanza che le due Prefetture non avendo motivo di comunicare, non
avrebbero scoperto la “furbata” ...
Non mancano dei dipendenti della Cooperativa Indaco candidatisi nell’avventura politica… nella “Lista Progetto in Comune” come Pietro Lomartire (29 voti) , Mario Bembo ( 6 voti) , per non parlare dei figli di esponenti politici assunti per non fare nulla col titolo di “assistenti legali” (il figlio di Calzolaro, il figlio di Ungaro, ecc.) e così via!...
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