Una originale marcia quella che le compagne e le lavoratrici del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario, hanno fatto dall'11 al 12 dicembre da Melfi, a Napoli a Roma.
Una marcia particolare in cui come donne in lotta, in rappresentanza delle precarie in lotta a Palermo, delle operaie e disoccupate in lotta a Taranto, delle lavoratrici della scuola di Milano, della lavoratrici del commercio a di L'Aquila, abbiamo portato ad altre donne, lavoratrici, compagne il "bagaglio" della solidarietà, delle lotte che si fanno quotidianamente contro padroni, governo, Stato... della storica esperienza dello sciopero delle donne del 2013, e la necessità di costruire oggi un nuovo Sciopero delle donne
11 dicembre
A Melfi, alla Fiat Sata, con volantini e megafono, pannelli e striscioni ai cancelli, forte solidarietà è stata portata alle operaie attaccate non solo nella loro condizione di lavoro ma anche nella loro vita, nella loro dignità dal fascismo padronale di Marchionne: la questione delle tute bianche è emblematica in tal senso ma ad essa si aggiunge tutta la denuncia contro la riduzione delle pause, i ritmi di lavoro sempre più pressanti, i turni pesanti...
"Non siete sole! - abbiamo detto alle operaie. Abbiamo parlato, fatto inchiesta e alcune operaie ci hanno raccontato quello che subiscono in fabbrica e le difficoltà dentro e fuori di essa - "oggi la vostra battaglia ha un valore nazionale - abbiamo detto - ed essa incoraggia la lotta delle altre operaie e lavoratrici sempre più sfruttate e oppresse anche negli altri posti di lavoro"
Siamo state insieme davanti alla fabbrica e poi abbiamo fatto un lungo incontro con Pina, l'operaia/delegata Fiom (unica delegata donna in tutta la fabbrica) che con coraggio sta portando avanti la battaglia sulla tuta, e i suoi compagni operai, tra cui due dei 3 licenziati nel 2010 rientrati dopo una lunga battaglia.
Nell'incontro, da parte nostra abbiamo ribadito il significato della nostra iniziativa alla Sata e il valore dello sciopero delle donne, che parta proprio dalle operaie delle fabbriche in legame con le lavoratrici in lotta in altri posti di lavoro e nei settori più sfruttati. Pina, contenta e commossa del fatto che lavoratrici dal sud e dal nord siano andate ad appoggiare le operaie della Sata, e gli altri operai ci hanno raccontato con emozione il senso di dignità della battaglia delle tute, ma anche ci hanno parlato delle difficoltà, per l'azione dell'azienda e dei sindacati, compresa la Fiom. Ci hanno parlato della rabbia ma anche della paura tra le operaie. Una battaglia che però deve per forza strappare risultati, estendersi, sfidare con la parola d'ordine "Donne dappertutto", e che l'mfpr con la marcia iniziata rende nazionale, per costruire una rete diretta tra le varie realtà per un nuovo sciopero delle donne, che sia anch'esso una "marcia".
A Napoli, nella serata dell'11 dicembre, abbiamo incontrato le compagne e i compagni dell''ex Opg occupato "Jè sò pazzo". Prima vi è stata l'interessante visita del centro popolare, conoscendo direttamente questa nuova esperienza, che va allargandosi di varie attività, strutture; un'esperienza che dimostra come sarebbe possibile porre al servizio del popolo, quando le masse le prendono nella loro mani, ogni attività sociale, ma che nello stesso tempo per renderle veramente possibili e per tutte le masse popolari, occorre rovesciare questo sistema. Dopo si è svolto un bel momento di discussione con le compagne e i compagni con il racconto da parte nostra della tappa mattutina tra le operaie a Melfi, con la spiegazione del senso della marcia, dello sciopero delle donne, ripercorrendo brevemente l'essenza dell'esperienza di lotta del Mfpr, a 360° in questi 20 anni.
A questo sono seguite varie domande, in particolare sul significato della lotta e organizzazione delle compagne "separata" o comune con i compagni, che hanno permesso di parlare del significato strategico della lotta rivoluzionaria delle donne, delle donne proletarie, che indicano a tutti la necessità di cambiare da cima a fondo e della ricchezza del fatto che le donne per poter lottare devono già fare una lotta, e per questo portano dovunque una marcia in più...
Abbiamo poi con grande gioia abbracciato la giovanissima studentessa, compagna, aggredita dai vigliacchi di Casa pound, a cui abbiamo regalata la maglietta del mfpr
12 dicembre
Nella mattinata un singolare e interessante incontro con l'editore di Città del Sole e con il Prof. Di Marco, esperto marxista, dell'Università Federico II; un incontro si può dire tenuto all'insegna della nostra parola d'ordine: "Sono le donne che hanno più interesse alla teoria rivoluzionaria". Abbiamo parlato della produzione teorica del mfpr, testimoniata dai vari opuscoli presentati nel depliand, e in particolare del prossimo lavoro di "formazione rivoluzionaria" delle donne on line che inizieremo nel nuovo anno.
Da questo incontro sono uscite due importanti proposte future. L'editore della Città del Sole ha parlato sia di pubblicare libri/opuscoli già prodotti dal mfpr, sia di produrne di nuovi sia storici sulla lotta delle donne, sia su tematiche molto attuali della condizione femminile.
Ma è stato soprattutto il Prof, Di Marco che ci ha chiamato ad una sfida entusiasmante: "entrare nell'Università!". Organizzare nel prossimo anno la presentazione all'Università di alcuni testi del mfpr, su alcune temi fondamentali della questione femminile. Una sfida chiaramente non semplice, ma che raccogliamo con nuovo impegno.
Nel pomeriggio a Roma! Nell'ambito della inaugurazione della nuova originale Libreria militante "Metropolis", è continuata la festa/celebrazione del 20° anniversario del Mfpr che ha visto la partecipazione di varie donne, compagne, intercalata da bei momenti in cui si sono esibiti artisti, il cantastorie Federico Berti, e la "provocatoria" Attrice Contro.
Una iniziativa popolare, fatta nella strada, con l'appoggio, l'interesse di molta gente della zona.
MOVIMENTO FEMMINISTA PROLETARIO RIVOLUZIONARIO
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