Dopo il processo, che è stato rinviato al 9 dicembre, causa sciopero degli avvocati penalisti, nel pomeriggio nella sede dello Slai cobas per il sindacato di classe si è tenuta una partecipata assemblea di rappresentanti delle parti civili, esperti, con gli avvocati Bonetto, Vitale e Pellegrin di Torino.
Sono stati presenti soprattutto operai Ilva, insieme a lavoratori cimiteriali, familiari di lavoratori e di bambini morti per l'azione assassina di Riva, l'Ispettore del lavoro che ha seguito tutti gli infortuni e le inchieste in Ilva.
Un'assemblea importante che ha aperto la nuova fase di mobilitazione che seguirà la nuova fase del processo Ilva, che ha al centro due questioni:
- l'organizzazione di una più ampia partecipazione alle udienze importanti, sia dentro l'aula che nelle iniziative esterne, perchè, come ha detto anche l'Avv. Bonetto, solo questa è la condizione perchè questo importante processo, il primo in Europa di questo genere e di questo peso, vada avanti e condanni i padroni e i loro complici assassini; perchè anche questa è parte della 'guerra di classe' che gli operai devono fare;
- "fare noi", gli operai, i familiari, gli Ispettori che vogliono 'metterci la faccia' il nostro processo a Riva, affinando le nostre 'armi'; questo vuol dire raccogliere quante più testimonianze dirette dei lavoratori, fare inchiesta, raccogliere documentazione - ogni lavoratore sia dell'Ilva che cimiteriale sa molto di più di ogni giudice.
L'assemblea ha dato anche un messaggio di incoraggiamento e di ottimismo nella lotta e nell'azione dello Slai cobas in particolare. Come hanno detto anche gli operai mobbizzati da Riva della Palazzina Laf, come ha detto l'Ispettore del lavoro, gli operai e lo slai cobas sc che negli anni scorsi hanno fatto battaglie contro Riva, hanno già vinto e dimostrato che si può vincere!
Che si può lottare e vincere se i lavoratori si uniscano alla base, liberandosi dai sindacati confederali che dovrebbero stare sul banco degli imputati in questo processo; ma liberandosi anche dalle "scimmie addosso" di forze politiche che puntano solo ad avere voti, di ambientalisti, ecc. che fanno iniziative una tantum ma dicono ai lavoratori di lasciare in pace il manovratore (il giudice) al processo.
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