Il presidio annunciato già nei giorni scorsi aveva una finalità: sollecitare la messa in gara di alcuni progetti con un adeguamento per i lavoratori delle due cooperative. Gli operai di Chemipul e L’Ancora si occupano rispettivamente di custodia dei mercati rionali e di pulizie speciali nelle scuole. In quest’ultimo caso, si tratta di sanificazione in edifici esposti all’inquinamento nel quartiere Tamburi.
La trattativa tra lavoratori rappresentati da Salvatore Stasi dei Cobas e istituzioni dura da diverso tempo. In realtà, si è giunti anche a un accordo per inquadrare le caratteristiche dei progetti ed evitare altra macelleria sociale. Al momento, però, le gare non sono state bandite ma c’è qualcos’altro che ha scatenato l’insoddisfazione dei manifestanti.infatti, una scoperta ha fatto divampare gli animi: l’Amiu non aveva inviato a “L’Ancora” la rimessa per tutte le lavorazioni. Più semplicemente, non erano stati inviati i bonifici per alcuni appalti.I lavoratori delle cooperative in questione hanno stipendi da 400, massimo 500 euro al mese. Sulla tredicesima ancora non hanno avuto alcuna notizia e sul motivo principale del presidio non hanno ricevuto garanzie.
Quelle gare riguardano appalti che coinvolgerebbero 18 dipendenti della Chemipul e una quindicina della cooperativa L’Ancora.
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