lunedì 28 novembre 2016

Anche Federica "c'era alla manifestazione a piazza Montecitorio" - Non basta l'educazione... serve la "RIBELLIONE DELLE DONNE" - Dalla piattaforma presentata a Roma

Federica uccisa barbaramente il 7 giugno scorso insieme al suo bambino Andrea, è stata presente, come tante altre donne uccise a Taranto e in provincia, con tutte le donne, lavoratrici, disoccupate, precarie che hanno manifestato il 25 novembre a Roma in piazza Montecitorio, dicendo forte: "Contro tutte le violenze di padroni, governo, Stato, uomini che odiano le donne, scateniamo la nostra ribellione!". 

Anche a Taranto è la ribellione, il protagonismo diretto di lotta delle donne, delle ragazze che serve e deve organizzarsi. 
Convegni, seminari, che si sono sprecati a Taranto e in provincia intorno al 25 novembre, sono nella maggior parte ipocriti, o inutili, fatti spesso dalle stesse persone che governano la nostra vita, che contribuiscono o sono direttamente responsabili delle nostre condizioni di oppressione, di discriminazione, come di grande e piccole violenze quotidiane. 

I genitori di Federica, coraggiosamente, sono andati all'Università, nelle scuole - mentre hanno fatto sentire a Roma la loro voce con una lettera che abbiamo letto in piazza. 
Ma noi diciamo che non basta un'azione di educazione; è tutta questa società che va cambiata
Per questo riprendiamo le parole delle studentesse dell'Ist. Liside, che hanno realizzato un video dal titolo "Parlare, denunciare... Reagire": "passare dalla paura. alla presa di coscienza, alla ribellione".
Noi a Roma abbiamo detto in uno striscione: 
Noi donne non dobbiamo avere paura LA LOTTA DELLE DONNE DEVE FARE PAURA

DALLA PIATTAFORMA PRESENTATA IN PARLAMENTO IL 25

- Allontanamento dai luoghi di lavoro per tutti coloro, capi, padroni, ecc. - responsabili di molestie, ricatti, violenze sessuali, atteggiamenti razzisti, tutela delle lavoratrici denuncianti
- Interventi immediati contro i denunciati per violenze, stalking, maltrattamenti, con divieto di permanenza in casa, se familiari o conviventi
- Procedura d’urgenza nei processi per stupro e femminicidi e accettazione delle parti civili di organizzazioni di donne, con patrocinio gratuito per le donne.
- No alla legge su femminicidi e stalking che non difende la libertà delle donne, le pone “sotto controllo”

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