giovedì 3 novembre 2016

Taranto - La rivolta dei migranti, litoranea bloccata

Ancora una volta in lotta i migranti della Salaam della famigerata simona fernandez


I migranti possono lottare e vincere solo se si fa come nella lotta per i documenti di identità autorganizzandosi con lo slai cobas

Lo slai cobas per il sindacato di classe chiama all'unità e alla mobilitazione generale anche in vista della manifestazione nazionale del 12 novembre a Roma

Gli immigrati protestano per la mancata erogazione del pocket money

Manifestazione di  richiedenti asilo anche sotto la Prefettura







La protesta dei migranti 

Il blocco stradale sulla Litoranea salentina, durato circa un’ora, ad opera di una ventina di ospiti del vicino hotel Bel Sit, la cui gestione è affidata alla Salam.
In contemporanea, la protesta sotto la Prefettura di una quarantina di persone di cui si occupa la Cometa di Palagiano. Scoppia, con due distinte manifestazioni – confluite poi a Palazzo del Governo – la rivolta degli immigrati. Tratto comune della protesta è la mancata erogazione del cosiddetto pocket money, cioè i soldi che i migranti hanno, o dovrebbero avere, a disposizione oltre a vitto ed alloggio. Una protestae clamorosa, quella messa in atto dai due gruppi di immigrati, in buona parte giovanissimi. Sulla Litoranea è intervenuta la Polizia.
“In Prefettura vedremo cosa il Ministero dell’Interno potrà garantire loro” dichiara Simona Fernandez dell’associazione Salam. “Loro vogliono il pocket money, ma noi oggi non possiamo più anticipare queste somme. Gli ultimi soldi arrivati dal ministero risalgono a dicembre 2015. Noi siamo riusciti ad anticipare il denaro sino a giugno di quest’anno. Ora ci è impossibile; riteniamo sia più importante ed urgente garantire un tetto ed i pasti per tutti, come stiamo facendo”. 
 
In queste ore la ‘rivolta del pocket money’ coinvolga anche altre realtà. In Sardegna, ad esempio, oggi è andata in scena la seconda manifestazione in due settimane. Anche a Narcao è stata bloccata la strada, in questo caso quella che porta in paese dalla frazione dove si trova l’albergo, trasformato in centro di accoglienza da centotrenta posti, che ospita i migranti. Lunedì invece un gruppo di immigrati ha manifestato rumorosamente a Potenza, sotto la sede della Prefettura.

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