venerdì 18 novembre 2016

Tornando alla manifestazione del 12 dei migranti, continuare la battaglia a Taranto - Si comincia a costruire un legame Taranto/Ventimiglia

Lo Slai cobas per il sindacato di classe ritiene la manifestazione del 12 novembre molto positiva, essa ha posto un fatto nuovo, importante: l'unità dei vari settori dei migranti, di varie città e di varie condizioni di vita e lavorative, così come per la prima volta si è costruiti una piattaforma unitaria che sintetizza tutte le realtà, tutte le denunce/proteste e le richieste dei migranti e delle migranti.
Questa è la forza di questa manifestazione ed è bene che faccia e deve far paura al governo, allo Stato.
Altro fatto nuovo e positivo è l'unità realizzata tra migranti e spezzoni di lavoratori, giovani, movimenti italiani; un'unità che nasce dall'avere gli stessi nemici e dalla necessità di combattere gli stessi nemici.

Ora abbiamo appena cominciato in questa mobilitazione nazionale e bisogna continuare.
Lo Slai cobas sc propone di:
- rafforzare il coordinamento e rete tra diverse realtà di migranti e solidali realizzato per organizzare questa manifestazione;
- fare di ogni città, ogni territorio, dove sono i migranti, luoghi di continuazione della lotta, sulle varie problematiche dei migranti
- per questo, organizzare una giornata di lotta comune in ogni territorio a livello nazionale
- realizzare la prossima assemblea nazionale in Puglia, perchè la Puglia sta diventando il centro di tante realtà di migranti, dalle campagne, ai centri di accoglienza, all'hotspot; ma anche perchè i lavoratori delle campagne della Puglia, e soprattutto del foggiano, con le compagne di 'Campagne in lotta', sono stati i primi a lanciare e a lavorare per questa manifestazione nazionale ed è giusto che siano direttamente protagonisti di una prossima assemblea nazionale

- mettere in programma una manifestazione nazionale a Taranto per chiudere la vergogna dell'hotspot, degli hotspot, perchè non sono centri di prima accoglienza ma centri di discriminazione tra i migranti e di respingimento (già prima che venga esaminata la loro situazione). Attualmente questa situazione riguarda migliaia e migliaia di migranti. 

E da subito:
il blocco delle deportazioni nell'hotspot di Taranto da altre zone e centri, No l'obbligo "con la forza" delle pratiche di identificazione, l'accesso nelle strutture di associazioni solidali, sindacati di base, giornalisti, ecc.; permesso di soggiorno umanitario per tutti i migranti che arrivano.

Per i migranti nei centri di accoglienza, occorre porre sia il problema dei tempi delle commissioni e dei tribunali per il riconoscimento del diritto d'asilo, ma anche la revisione dei criteri con cui si esaminano le richieste - attualmente il 90% vengono respinte sia dalle commissioni che dai giudici.   

Lo Slai cobas sc di Taranto accoglie con favore la proposta fatta da realtà di Ventimiglia per mobilitarsi il 10 dicembre davanti all'hotspot e alla prefettura.

DA VENTIMIGLIA SCRIVONO:
Molto bella la piattaforma presentata.
Ottima l'idea di una assemblea in puglia....l'unico dubbio la decentratura...chiaramente superabile dalla volontà...
Per quanto riguarda manifestazione nazionale a Taranto si potrebbe pensare una cosa del genere. Unirla alla mobilitazione proposta nel testo "su Amnesty e i prossimi passi" e fare una cosa del genere:
Presidio permanente rimane a Taranto e si invitano le realtà dei vari territori dove ci sono altri hotspot a fare altrettanto a seconda della loro energia e forza. Si invitano anche altre realtà di movimento a fare presidi permanenti davanti a Cie, prefetture...

Nessun commento:

Posta un commento