Taranto 25 novembre
L’incontro di Roma al Ministero tra sindacati confederali e azienda ha
registrato il SI dei sindacati confederali di Taranto.
Si accettano gli esuberi, si chiede un anno di cassa integrazione
straordinaria, che a Taranto spettava comunque senza il bisogno del loro intervento, si chiede alla Regione di lavorare
per il ricollocamento degli esuberi.
Lo slai cobas per il sindacato di classe riafferma il suo totale disaccordo
con questa impostazione!
L’azienda deve fare un piano industriale e non essere aiutata negli esuberi
e nella chiusura.
Si conferma quello che abbiamo detto sin dall’inizio:
alla Cementir i sindacati confederali già dall’accordo del 2013 stanno
accompagnando il morto e favorendo la chiusura di una altra azienda a Taranto.
Bisogna uscire dai sindacati confederali se si vuol fare una lotta seria
per il lavoro, che preveda anche l’occupazione della fabbrica.
Nel frattempo prepariamo un ricorso legale di massa
Questa azienda, che come gruppo fa profitti e delocalizza il lavoro, deve tenersi i lavoratori.
Senza questo le deve essere revocato subito ogni aiuto e ogni concessione
al porto.
Slai cobas per il sindacato di classe
Taranto info 3471102638
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