giovedì 24 novembre 2016

PER LA MORTE IN ILVA DI GIACOMO CAMPO ANDARE A FONDO NELLE RESPONSABILITA' DEI COMMISSARI E DEI CAPI DELL'AREA

Un operaio Ilva intervistato su "Il Fatto quotidiano" aveva denunciato:
“Ho chiamato il responsabile dei gruisti intorno alle sette del mattino. Gli ho detto di venire al ‘reparto stock house afo 4’ per occuparsi del ‘contro-peso’. Lui mi ha risposto che era stato già avvertito, che stava arrivando, ma quando s’è presentato con la gru, purtroppo, la tragedia era già avvenuta: erano quasi le 8. Giacomo era già morto stritolato, schiacciato tra il nastro e il rullo. Qualcuno ha deciso di avviare la pulizia prima che la gru bloccasse il contrappeso, allentandone la tensione del nastro, fermandone qualsiasi movimento. Immagino che sia accaduto per liberare subito il nastro, per avviare la manutenzione, la sostituzione del pezzo da riparare, per ripristinare il prima possibile la messa in marcia e la produzione.
Nopn riesco a darmi un'altra spiegazione. Giacomo non avrebbe dovuto essere lì dov'era, perchè era oltre i passamani, cioè le barriere di sicurezza: quindi li ha dovuti scavalcare. Perchè? E chi gli ha detto di fare le pulizie proprio lì?".

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