Ci vuole nell'appalto il contratto unico e la consorziarizzazione
delle ditte dell’appalto, con la clausola di salvaguardia
occupazionale. Questo può permettere che anche quando la
trattativa riguarda una delle ditte si può affrontare a livello di
consorzio; questo permette i travasi di lavoratori tra aziende.
Ex Ilva, azienda Iris ne licenzia 70
Da Corriere di Taranto
Il licenziamento collettivo dei 70 lavoratori dell’Iris, storica azienda dell’appalto dello stabilimento siderurgico Acciaierie d’Italia di Taranto, che si occupa di manutenzioni, appare sempre più vicino.
L’incontro che si è svolto nella sede tarantina di Arpal (Agenzia regionale politiche attive del lavoro) mercoledì, ha visto i sindacati metalmeccanici Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto, opporsi in maniera unitaria alla procedura di licenziamento collettivo del personale, 70 dipendenti (di cui 6 impiegati e 64 operai) che, a settembre termineranno il periodo di cassa integrazione straordinaria per andare incontro alla Naspi, non essendoci al momento le condizioni per la ricollocazione presso altre società.
Secondo le organizzazioni sindacali “la beffa tra l’altro arriva al termine di un lungo periodo di sofferenza per i 70 lavoratori della ditta di Torricella (oggi gestita da Francesca Franzoso, ex consigliera regionale di Forza Italia, figlia di Pietro Franzoso...), che da un anno vivono preoccupazioni legate allo stato di incertezza del loro futuro professionale, e che hanno inoltre dovuto attendere diversi mesi anche perché venisse versata la cassa integrazione“.
Per Fim, Fiom, Uilm e Usb, “la condizione in cui si trova la Iris non è altro che l’effetto della scellerata gestione dell’acciaieria tarantina. La Iris al momento è stata esclusa dall’elenco dei fornitori abituali di Acciaierie d’Italia, e ciò ha determinato la necessità di mettere in liquidazione l’intero compendio aziendale. Questo – concludono – è lo specchio del fatto che Il mondo dell’appalto è letteralmente schiacciato dai ritardi nel pagamento delle fatture arretrate“. I sindacati pertanto tornano a ribadire “la necessità di un intervento efficace da parte del Governo mirato a ristabilire gli equilibri, e ad imporre al privato il rispetto degli impegni assunti”.
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