sabato 16 luglio 2022

L'hotspot si deve chiudere ma per alloggi decenti e dignitosi ai migranti che arrivano


Un sindacato di polizia denuncia la condizione in cui versa l'hotspot che recentemente ha ripreso ad accogliere i migranti (di cui sotto riportiamo stralci dal Corriere di Taranto). 

Ma nella sua denuncia, tutta riferita alle condizioni dei poliziotti, nessuna parola viene detta per la grave condizione dei migranti in questo hotspot, migranti che devono viverci per settimane, che certo non fanno i turni, come i poliziotti. Quindi questo sindacato è contro l'accoglienza?

Noi, gli antirazzisti, asociazioni di Taranto dall'inizio abbiamo detto che quella struttura era assolutamente inadeguata e che soprattutto d'estate diventa un luogo invivibile, a rischio salute per il caldo e le condizioni indecenti e pericolose in cui i migranti sono tenuti. 

Bisogna subito attrezzare altre strutture/alloggi, in cui non vengano ammassati i migranti, e possano starci decentemente. 

A Taranto ci sono.

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Con una lettera inviata al Questore di Taranto, il sindacato autonomo di polizia OS COSAP fa deflagrare pubblicamente la questione riguardante le “indecenti condizioni sia lavorative che igienico sanitarie, in cui sono costretti ad operare i colleghi in servizio presso l’Hotspot di Taranto”.

“la scrivente Segreteria COSAP chiede l’immediata chiusura del predetto HotSpot di Taranto, per le invivibili condizioni nelle quali i colleghi sono costretti a lavorare...

“I colleghi sono costretti a lavorare tra sporcizia, erbacce e topi che scorrazzano indisturbati. I due servizi igienici – ospitati nel container parzialmente bruciato da un pregresso incendio – sono sporchi, fatiscenti e maleodoranti.
Ed ancora: “I bagni chimici sono quotidianamente al collasso, sarebbero appena sufficienti per soddisfare i bisogni fisiologici di 70/80 persone, ma lei s’immagina con una presenza di 300 “ospiti” cosa realmente accade presso il predetto Hotspot? Materiale organico, liquido e solido trasborda sistematicamente dalle tubature intasate, emanando un indescrivibile lezzo maleodorante, che impregna la divisa per giorni, tanto da chiedere l’intervento dell’autospurgo, più volte al giorno per svuotare i liquami dalle condutture”...

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