mercoledì 20 luglio 2022

Libertà per gli arrestati - presidio Venerdì prossimo, 22 luglio, alle ore 9:30, davanti alla Prefettura di Taranto!

VENERDI' 22 PRESIDIO ALLA PREFETTURA ORE 9,30

All’alba di ieri 4 sindacalisti del SI.Cobas e 4 dell’USB di Piacenza sono stati sottoposti agli arresti domiciliari e ad altre misure cautelari.

Sono i compagni Aldo Milani, Mohamed Arafat, Carlo Pallavacini, Bruno Scagnelli, Roberto Montanari, Abed Issa Mahmoud Elmoursi, Elderdah Fisal e Riadh Zaghdane.

La colpa dei compagni è stata l’impegno in prima linea nella lotta al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici della logistica di Piacenza, contro lo sfruttamento, la totale mancanza di diritti, i salari da fame praticati da grandi multinazionali come FedEx, TNT e GLS, da aziende della grande distribuzione come LIdl o dalle finte cooperative che spesso si appoggiano alla criminalità organizzata.

E’ intollerabile per la Procura di Piacenza, che si muove a braccetto con l’apparato repressivo dell Stato, che ci siano organizzazioni sindacali non complici e non accomodanti di fronte all’attacco sferrato alle condizioni della classe lavoratrice e pratichino azioni di lotta come scioperi, picchetti, occupazioni che intralciano produzione e profitti dei padroni e che hanno consentito di ottenere miglioramenti per migliaia di lavoratori e lavoratrici.

Addirittura la Procura di Piacenza definisce “estorsione” la lotta per ottenere condizioni migliorative rispetto ai contratti collettivi nazionali: questo la dice lunga sulla natura classista di questo governo e dei suoi apparati di repressione.

I padroni ormai ricorrono in maniera indisturbata a squadracce in stile fascista per colpire gli scioperi e i picchetti e anche all’omicidio, come quello del compagno Abdel El Salam, investito a morte nel 2016 da un “padroncino” mentre guidava uno sciopero alla GLS proprio di Piacenza, omicidio rimasto vergognosamente impunito.

L’intento di quest’azione della magistratura e del governo è chiaro: intimidire la classe lavoratrice e i sindacati combattivi.

Noi rispondiamo con fermezza: non abbiamo paura! La classe lavoratrice non indietreggia e lo dimostra lo sciopero generale di 24 ore proclamato nella logistica, lo dimostrano gli scioperi spontanei e i presidii organizzati in varie parti d’Italia.

La lotta continua, più dura di prima, per i diritti, contro padroni che si arricchiscono sempre di più sulla pelle di milioni di lavoratori e lavoratrici, contro il governo Draghi che regala loro miliardi e briciole per salari, pensioni e per la povera gente, contro la guerra e le spese militari.

Invitiamo tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici, tutti/e i/le cittadini/e, tutte le organizzazioni politiche, sociali e sindacali che hanno a cuore i diritti della classe lavoratrice a scendere in piazza, perché l’attacco subito da USB e SI.Cobas è un attacco a tutti i lavoratori e ai diritti sindacali di tutti e tutte.

Partecipiamo al presidio che si terrà venerdì prossimo, 22 luglio,

alle ore 9:30, davanti alla Prefettura di Taranto!

Aldo, Mohamed, Carlo, Bruno, Roberto, Abed, Elderdah e Riadh liberi subito!


USB, Slai Cobas per il sindacato di classe, Camera del Lavoro Cobas-Bari, Confederazione Cobas-Taranto, Cobas-Brindisi, Casa del Popolo "Silvia Picci"-Lecce, Potere al Popolo-Lecce, Sinistra Anticapitalista-Taranto, Circolo Arci-Grottaglie, Ex Caserma Liberata, Brigate Poeti Rivoluzionari, Raggia Tarantina, Potere al Popolo-Taranto e provincia, Comitato Città Vecchia, FGC Taranto, Area "Riconquistiamo Tutto-Opposizione in CGIL

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