mercoledì 16 luglio 2025

Non sta proseguendo bene il processo "Ambiente svenduto" a Potenza - Rinviato al 9 settembre - La questione dell'esclusione delle società Riva per le parti civili non può passare sotto silenzio


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- Ieri, che si pensava dovesse essere l'udienza conclusiva per il rinvio a giudizio degli imputati, invece è stata un'udienza brevissima e di transito verso altra/altre udienze di questa fase preliminare.
E' iniziata verso le 10,30 ed è stata chiusa verso le 11,15. Il PM, di cui ci si aspettava una dichiarazione sostanziosa per il rinvio a giudizio degli imputati, ha parlato invece in meno di 10 minuti, con un'intervento sciatto, banale.
Dopo di che - e dopo i brevissimi interventi degli avvocati delle parti civili per il SI al rinvio a giudizio - il giudice ha chiuso l'udienza rimandando al 9 settembre, in cui sono previsti l'inizio i lunghi/lunghissimi interventi degli avvocati degli imputati, che così si prenderanno sicuramente più di una sola udienza. (Ma perchè questi interventi non potevano iniziare già ieri?).
 
2 - Ma ciò che soprattutto è inaccettabile è l'esclusione, decisa in precedente udienza, come "responsabile civile", delle società 'Riva' e della Regione, dai risarcimenti per le parti civili.
Vale a dire, l'unica fonte reale per ottenere soldi dalle parti civili, perchè dagli altri imputati, individuali, sarà quasi impossibile ottenerli, sono state escluse.
Le società restano come imputati e se saranno condannate dopo si potrà aggredirle in sede civile per ottenere i risarcimenti, ma sarà un lavoro lungo e dispendioso (per pignorare conti all'estero... visto che all'estero lavorano, producono ed ottengono profitti come Riva Forni Elettrici che in Italia "non ha cassa"). 

Un errore/cavillo tecnico ci ha portato allo scippo del processo da Taranto (con un immenso favore agli avvocati degli imputati che si trovano ultradimezzati e con parti civili passati da quasi 1500 a poco più di 300), e un "errore" - non hanno partecipato alle perizie tecniche ed epidemiologiche svolte durante le indagini preliminari a Taranto - ci porta ora a tener fuori le società Riva, la Regione.

Noi non possiamo starcene zitti! Lo dobbiamo agli operai, ai lavoratori cimiteriali, agli abitanti dei quartieri inquinati, ai familiari dei morti assassinati.
Per questo, stiamo verificando come Slai cobas i passi possibili da fare.

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