Da Corriere di Taranto
"In due diverse vertenze portate avanti da Usb, UILTuCS e Slai cobas nei settori pulizie e attività portuali.
Sono stati stabilizzati 70 lavoratori della ditta Pellegrini, che si occupa di pulizie nell’ambito dello stabilimento siderurgico di Taranto, nonché l’incremento delle ore lavorative settimanali che salgono a 24. La platea di lavoratori è stata dapprima inserita nel ciclo lavorativo, in piena pandemia Covid, con contratto a tempo determinato, poi prorogato anche oltre la fase calda dell’emergenza sanitaria, ma sempre con contratti a termine...".
NOTA DI TARANTOCONTRO: C'è da dire, ad onor di cronaca, che questo risultato è venuto dopo l'aperta contestazione di un accordo sottoscritto a marzo scorso tra la Pellegrini e Cisl, Usb, che invece non garantiva il passaggio a tempo indeterminato per tutti i lavoratori interessati, e soprattutto legava per tutte le lavoratici e lavoratori a meno di 24 ore prima del lockdown, il mantenimento dell'aumento dell'orario ottenuto nei due anni di lockdown al non superamento di ore di assenza, anche per malattia, attuando di fatto una grave discriminazione e una violazione del diritto di malattia. Solo lo Slai cobas (mentre la Uil pur criticando l'accordo non si esponeva pubblicamente) aveva con volantini, comunicati all'azienda denunciato questo accordo e chiesto la sua revisione, criticando direttamente l'Usb per averlo firmato. Oggi siamo contenti di questo nuovo accordo, ma lo seguiremo passo passo nella sua applicazione, affinchè a tutti i lavoratori venga riconosciuto l'aumento a 24 ore settimanali, slegandolo dai giorni di malattia.
Continua Corriere di Taranto:
"Sempre in merito all’appalto del siderurgico, ma questa volta nell’area portuale, arriva dallo SLAI COBAS per il sindacato di classe la notizia del riassorbimento dei lavoratori della Triton srl presso la nuova azienda Itelyum/Castiglia.“Al porto nell’appalto Acciaierie i lavoratori portuali della Triton srl si sono organizzati tutti nello Slai cobas per il sindacato di classe a fronte della situazione determinatasi sul loro posto di lavoro, nel quadro più generale di quello che sta succedendo nell’appalto Acciaierie. La Triton srl aveva messo in cassintegrazione tutti i lavoratori e affidata la ripresa dei lavoratori ad una nuova commessa di Acciaierie; ma per ragioni legate a ragioni generali di Acciaierie e particolari del porto questa continuità con la Triton non è stata possibile – si legge in una nota del sindacato di classe -. Ci si è trovati, quindi, ad un cambio d’appalto con la nuova azienda con la nuova azienda Itelyum/Castiglia che ha espresso la volontà di assorbire tutti i lavoratori Triton, inizialmente però per tre mesi”. I lavoratori e o Slai cobas hanno chiesto invece “che questa assorbimento avvenisse a tempo indeterminato, dato che a fronte della continuità dello stesso lavoro e sostanzialmente con la stessa attrezzatura, era la forma più giusta di questo passaggio, per tutelare lavoro, salari e diritti dei lavoratori operanti al porto da molti anni, prima con l’ex Neptunia e poi con la Triton e che hanno dato in tutti questi anni il massimo affidamento e professionalità nel svolgere questo lavoro”.
La trattativa, dopo fasi di confronto e anche di divergenze tra i lavoratori organizzati nello Slai cobas e la nuova azienda, si è conclusa “con un accordo che assorbe dal 1° febbraio tutti i lavoratori a tempo determinato con contratto metalmeccanico per un anno e con una proroga per il secondo anno. Si è sventata ogni ipotesi di contratto Multiservizi e nell’accordo sindacale è contenuto l’impegno dell’azienda al futuro passaggio a tempo indeterminato a tutti i lavoratori e una garanzia di parità salariale rispetto alle attuali retribuzioni. Si tratta nel panorama di crisi, licenziamenti, cassintegrazione, precarietà, perdita di diritti e di salarti dei lavoratori, di un accordo positivo e in controtendenza, ottenuto con una partecipazione compatta dei lavoratori ad ogni momento della discussione e della trattativa. Una vera esperienza pilota che dovrà essere generalizzata in tutte le aziende, in particolare in quelle degli appalti nello stabilimento e al porto operanti su appalti Acciaierie/ArcelorMittal. Naturalmente importante sarà sin dal 1° febbraio mantenere forte l’unità, la partecipazione e la democrazia autorganizzata dei lavoratori dello Slai cobas”. Concludono da SLAI COBAS per il sindacato di classe.
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