sabato 17 ottobre 2015

AMIU: una gara di affidamento equivoca e un pericoloso precedente

Verso fine settembre l'Amiu ha fatto una gara di affidamento per un "servizio di ritiro, selezione/cernita, pressatura, trasporto e smaltimento della raccolta differenziata" della Pasquinelli. Un lavoro di 10 giorni per cui sono stati impegnati 38 mila euro, iva esclusa.
Molte cose, però, sono non chiare ed equivoche.
Prima di tutto, viene inserito il servizio di selezione/cernita quando questo viene fatto normalmente dagli operai della Pasquinelli, dipendenti coop. L'Ancora; nel caso concreto, poi, trattandosi di rifiuti multimateriali da diversi giorni accatastati e quindi in uno stato di decomposizione che impediva la loro selezione, si è trattato unicamente di fare il trasporto di materiale dall'impianto Pasquinelli ad altre destinazioni, che il disciplinare di gara stesso dice che era già imballato "senza procedere alla preventiva selezione dello stesso".
Per quanto sopra, l'importo dell'appalto, 38mila euro per soli 10gg, risulta eccessivo anche considerando che come detto prima si è trattato unicamente di trasportare delle balle.
Basti pensare che invece per la selezione della differenziata alla pasquinelli, dove operano 23 lavoratori, vengono spesi dall'amiu al mese 36.980 euro.

Ma sono soprattutto le motivazioni a premessa del "disciplinare di gara" che sono assurde ed equivoche.
E' la prima volta, a nostra conoscenza, che in una gara di affidamento si mettono le motivazioni. Perchè in questo caso questa necessità, se non per usarle come avviso/minaccia verso i lavoratori della Pasquinelli?
Si scrive, infatti a premessa che "l'Amiu per ritrovamento di cemento amianto durante le fasi di lavorazione, ha dovuto procedere con il fermo impianto e operare la necessaria bonifica; che tale fermo ha prodotto un accumulo di materiale da selezionare".
Considerando che ogni volta che i lavoratori della Pasquinelli trovano l'amianto sul nastro e sono costretti a fermarsi, l'Amiu invece di adottare misure, nella modalità di raccolta della differenziata, che evitino di far arrivare l'amianto sull'impianto (misure più volte chieste, proposte dagli stessi lavoratori slai cobas della Pasquinelli), fa "pesare" sui lavoratori queste fermate, in termini ricattatori, minacciando di affidare tutta la selezione all'esterno; quindi tenendo presente questo, la premessa della gara di affidamento suona oggettivamente di ulteriore pressione e di messaggio ai lavoratori a non fermarsi in presenza di amianto... 

A questo poi, sempre in premessa, si aggiunge che "l'impianto è già in difficoltà a seguito del notevole incremento del materiale con l'avvio del nuovo servizio del tipo "porta a porta" nella frazione di Talsano".
Primo si dice una bugia: A Talsano non viene fatto affatto il "porta a porta", anzi, l'Amiu in risposta alle decine e decine di volte in cui lo Slai cobas negli incontri ha chiesto questa modalità di raccolta, ha risposto sempre che era impossibile, economicamente svantaggiosa. E ora, perchè mente parlando di "porta a porta"?
Secondo. Ora l'Amiu scrive che l'impianto è in difficoltà per l'incremento del materiale da Talsano. Ma come?! Quando sono i lavoratori che proprio per l'incremento chiedono l'istituzione del terzo turno, l'assunzione di più personale, i dirigenti dell'Amiu rispondono che non c'è incremento; ora, invece, per giustificare l'affidamento a terzi si dice che c'è incremento?!

Di fatto, si lancia un pericoloso messaggio per il prossimo futuro: l'Amiu potrebbe esternalizzare la selezione dei rifiuti e licenziare i lavoratori addetti al suo impianto. 
MA QUESTO NON PASSERA' 

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