Gli operai dell'Ilva hanno bisogno di chiarezza sulla situazione sempre più confusa, incerta all'Ilva, hanno bisogno di poter dire collettivamente la loro, di prendere decisioni su cosa fare come operai. E QUINDI CHIEDONO LEGITTIMAMENTE DI TENERE ASSEMBLEE.
Questa richiesta è necessaria e positiva, per rompere il clima di attesa, passività che sta in fabbrica, che fa comodo ai commissari, ma anche ai sindacati affinchè a parte qualche denuncia e degli incontri sempre più distanti dai lavoratori, non succeda nulla e si accompagnino così solo i piani, fallimentari, di governo e azienda.
Alcuni operai per ottenere queste assemblee, che sono un diritto dei lavoratori, hanno pure raccolto qualche centinaio di firme, e... sono andati da l'USB, sperando, evidentemente, di ottenere da questo sindacato di base più attenzione e una risposta fattiva.
NEANCHE A PARLARNE! L'Usb, per tutta risposta, si è solo fatta scudo della indisponibilità dei sindacati confederali, per non fare niente.
MA CHI IMPEDIREBBE ALL'USB DI CONVOCARE DA SOLA LE ASSEMBLEE?
Si è ripetuta la stessa cosa di quando gli operai dell'Afo2 andarono dall'Usb a chiedere se dovevano o meno tornare a lavorare all'Altoforno dopo la morte di Alessandro Morricella; se dovevano seguire l'odine della Magistratura di sequestro o il decreto del governo Renzi.
E l'Usb, invece di dire loro, dovete seguire il vostro interesse a non rischiare la vita, quindi avete tutto il diritto di non andare a lavorare finchè l'azienda non mette in sicurezza l'impianto, disse: ANDATE A LAVORARE!
La realtà è che i sindacati confederali non vogliono convocare le assemblee perchè potrebbero scoppiare le proteste dei lavoratori. E l'Usb non si salva certo dicendo: "noi siamo disponibili al confronto" quando poi anch'essa le nega.
La realtà è che - e ormai sta diventando chiaro anche agli operai che li hanno votati - l'Usb, a parte qualche denuncia in più, si comporta nei fatti come i sindacati confederali. E questo porta nella sostanza a comportarsi con gli operai in maniera non diversa dalle altre OO.SS., e dall'andazzo di sempre all'Ilva dei delegati Rsu.
Non dimentichiamo che l'Usb ha firmato l'accordo tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria sulle nuove regole fasciste sulla rappresentanza sindacale. Una cosa gravissima, che dimostra, al di là delle parole, che per conservare il suo piccolo potere sindacale, l'Usb è disposta a passare ai Tavoli dove si attaccano i diritti degli operai.
GLI OPERAI DEVONO A QUESTO PUNTO IMPORRE LE ASSEMBLEE.
SE NON VENGONO CONVOCATE DAI SINDACATI, LE DEVONO AUTORGANIZZARE, AUTOCONVOCARE E QUINDI POI IMPORRE A TUTTE LE OO.SS. DI DARE COPERTURA SINDACALE
Infine, sugli obiettivi che scrive l'Usb nei suoi volantini, per tutelare gli operai sul problema della sicurezza, malattie professionali.
Ancora una volta, come è stato per il "cambio tuta", l'Usb scopiazza le proposte dello Slai cobas in Ilva, senza neanche avere la dignità di riconoscerlo.
E' da tempo che lo Slai cobas, attraverso la piattaforma del "Decreto operaio" dice che in una fabbrica siderurgica come l'Ilva gli operai devono andare prima in pensione, che "25 anni bastano"; come è da tempo che chiediamo che l'attività in Ilva sia considerata tra i lavori usuranti.
Ma l'Usb invece di appoggiare queste richieste a tempo debito, mobilitando i lavoratori, le esce dal cappello nei tavoli istituzionali.
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