Ieri pomeriggio una grossa assemblea dei migranti del Bel Sit ha fatto il punto della procedura per avere i documenti.
I migranti si sono lamentati che pour rispettando da parte del Comune gli impegni, la procedura sta andando un pò a rilento. Non è chiaro per esempio perchè in questa settimana la Salam nei giorni previsti non ha accompagnato gruppi di migranti al Comune di Taranto.
Su questo faremo una verifica martedì prossimo, sulla base dell'elenco di tutti i nominativi del 134 migranti - come pure sul rinnovo per tutti dei permessi di soggiorno.
Ma l'assemblea si è concentrata soprattutto sulla denuncia delle nuove decisioni UE circa i respingimenti dei cosiddetti "migranti economici" e sulla installazione anche a Taranto di un 'Hotspot' che saranno a tutti gli effetti luoghi per dividere e cacciare subito i migranti.
Su questo c'è l'esperienza gravissima già in atto a lampedusa, dove ai nuovi arrivati la polizia fa una breve intervista e poi consegna un decreto che intima di lasciare l’Italia entro 7 giorni. Senza permettere di fare richiesta d’asilo e lasciando sulla strada persone che non sanno dove andare.
Senza, come previsto dalla legge, valutare la situazione individuale,compromettendo di fatto il diritto a chiedere asilo...“
Sono stati già respinti migranti provenienti da tutta l’Africa occidentale - Burkina Faso, Mali, Gambia, Senegal, Nigeria, Togo, Costa D’Avorio e Guinea...
In questi hot spot vengono fatte interviste sbrigative svolte durante la prima identificazione dei migranti dopo lo sbarco. I funzionari di Polizia chiedono se si ha o meno intenzione di lavorare e chiaramente la risposta è positiva, perché tutti vorrebbero lavorare anche se scappano da persecuzioni e violenza. Ma a questo punto vengono considerati "migranti economici" a dato loro il foglio di via.
SU QUESTO NELLA PROSSIMA SETTIMANA VERRANNO DECISE INIZIATIVE SIA LEGALI CHE DI MOBILITAZIONE.
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