sabato 17 ottobre 2015

Ieri all'Ilva l'incubo del 28 novembre di tre anni fa


Ieri il nubifragio ha colpito anche l'Ilva. Ma qui non si è trattato di auto impantanate, traffico in tilt, tante zone di Taranto totalmente allagate come se vi scorresse un fiume, con persone bloccate dalla pioggia, nelle machine o costrette a camminare con mezze gambe nell'acqua, come è successo in città; in fabbrica il nubifragio ha mandato in tilt la centrale elettrica, resi inagibili impianti decisivi per la produzione, Gli impianti interessati sono stati le acciaierie, gli altiforni, le officine, i treni nastri e i tubifici. Ma anche sono stati danneggiate le officine e manutenzioni centrali,
Ma ciò che è più grave è stata la fuoriuscita di gas da apparecchiature messe fuori uso, 8 operai sono rimasti intossicati da monossido di carbonio nei reparti dell’ex Pla/1. 
"Ho rivissuto il panico del 28 novembre di tre anni fa - ha detto un operaio - quando lo stabilimento fu colpito da un tornado", e quando morì per il crollo delle gru, Francesco Zaccaria.
Anche ieri per puro caso non vi sono state tragedie.
E questa volta non vi era neanche la giustificazione di un tornado. E' bastata un temporale sia pure forte e durato ininterrottamente fino al tardo pomeriggio, ma sempre un temporale, per trasformare l'Ilva, fino a qualche anno fa prima fabbrica siderurgica in Europa, in un campo di immensi disastri. A testimonianza che, altro che messa in sicurezza! Neanche i tetti dei capannoni reggono un temporale, perchè non viene fatta la normale manutenzione; tutti gli impianti, le strutture sono a rischio.
E sono soprattutto a rischio gli operai.
Ieri, poi, gli operai hanno dovuto subire oltre al danno la beffa: sono stati messi in libertà alle 11 e se ne sono dovuti andare a casa con i loro mezzi, neanche i pulmann sono stati messi a disposizione dall'azienda. Anche perchè pure questi mezzi, dato il loro stato di vecchiaia, erano messi in ginocchio dagli allagamenti, peggio di una qualsiasi auto.

Questa direzione commissariale dell'Ilva, come e peggio delle altre, ha nettamente peggiorato la situazione di sicurezza all'Ilva.
Una direzione che anche nella "normalità" del sistema capitalista dovrebbe essere cacciata. Invece questi commissari, nonostante sappiano gestire solo le grandi perdite dell'Ilva e l'unica cosa su cui sono esperti sono le dorate consulenze, continuano ad essere protetti dal governo Renzi che con gli ultimi provvedimenti ha prolungato di ben altri 4 anni il loro incarico.

MA GLI OPERAI DEVONO CACCIARLI, COME ALL'AIR FRANCE!

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