Dalla Regione di Bari esce confermata
la gravissima responsabilità del Comune di Taranto per lo scippo di
607mila euro, conquistati con la lotta dei Disoccupati Organizzati
Slai cobas e che dovevano essere destinati, su volontà esplicita
della stessa Ass. Gentile, all’inserimento lavorativo nella
raccolta differenziata.
Non è vero, come hanno sostenuto i
dirigenti del servizio civico, che il Comune aveva solo una mera
funzione di “passa progetti” per la Regione, per cui non ha
alcuna responsabilità, ma doveva avere, così come previsto nel
bando, una funzione di coprogettazione.
Ma in realtà cosa è avvenuto. Il
Comune è intervenuto eccome sui progetti, ma con la linea di
ricavare qualcosa per le proprie finanze, di fatto ha fatto fallire
l’unico progetto, quello presentato dalla Coop. L’Ancora come
capofila, che avrebbe consentito il lavoro per circa 40 disoccupati
nel ciclo della raccolta differenziata.
Questo progetto non ha avuto i punteggi
necessari per essere finanziato perché, a differenza di altri che
destinavano l’80% dei fondi richiesti per attività formative per
un reddito ai disoccupati, quello presentato dalla Coop. L’Ancora
con appoggio del Comune, destinava invece meno del 50%, impegnando il
resto – vale a dire più di 200mila euro! - in pagamento di
docenti, esperti, coordinatori, per le attività teorico pratiche di
formazione, e per attività di esperienza lavorativa presso l’Amiu.
Non vogliamo essere mal pensanti, ma il
forte dubbio è che anche da questi fondi si volesse lasciare
qualcosa per l’Amiu, come è successo per le 400mila euro della
Regione destinate al proseguimento della raccolta differenziata a
Lama-S.Vito, di cui in realtà di sono impiegati solo 200 mila euro;
come è successo ora per il ‘parco del Mirto’ passato senza
ragione all’Amiu.
Tutto questo è criminale!
I Disoccupati Organizzati lottano per
il lavoro, si prendono, come in questi mesi, denunce su denunce,
riescono a strappare solo e soltanto grazie alla loro lotta dei fondi
e poi questi soldi, invece di creare posti di lavoro in una
situazione grave come quella di Taranto, prendono altre strade, che
non danno lavoro né ai Disoccupati Organizzati né ad altri senza
lavoro!
Questo è inaccettabile e lo dobbiamo
respingere. Faremo una nuova denuncia alla Procura.
Ma è soprattutto necessario
ricostruire un forte movimento di lotta di disoccupati, precari per
il lavoro e il salario garantito, per una nuova rivolta contro questi
“criminali” di amministratori comunali, sindaco in testa,
dell’Amiu in fallimento di Pucci, che stanno a piene mani
contribuendo alla rovina di questa città.
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