venerdì 1 marzo 2013

solidarietà con il movimento operaio all'ilva come ovunque

Di fronte all’ennesima morte di un operaio, Ciro, al grave infortunio di Antonio, cui si aggiunge nello stesso giorno l’operaio Antonino di Palermo e ai continui incidenti all’Ilva esprimiamo la nostra solidarietà a tutto il movimento operaio che peraltro si trova in condizioni veramente disastrose.
Condividiamo pienamente la scelta di uno sciopero di 24 ore auspicando che sia recepito e abbia successo e della manifestazione nazionale.
Le condizioni economiche in cui ci troviamo anche noi di “nuova unità” per poter mantenere in vita la nostra voce sono veramente difficili e non sappiamo se potremo essere presenti, ma ci impegniamo a diffondere il materiale che ci invierete.
L’Ilva, come Alcoa, il Sulcis e tante altre realtà sparse sul territorio sono la dimostrazione del modo di produzione capitalistico basato sullo sfruttamento e sul raggiungimento del massimo profitto, le più eclatanti contraddizioni tra capitale e lavoro. Ed è insito nel capitalismo procedere sulla propria strada di sfruttamento degli operai come dell’ambiente e di assoluta assenza di tutela della salute e della vita.
La lotta, quindi, va proseguita per salvaguardare il lavoro, la salute e la sicurezza, ma con una visione strategica di cambiamento. Una lotta di unità: fabbrica-territorio, di unità di classe tra gli operai delle numerose fabbriche in lotta che devono diventare protagonisti della politica fino a liberarsi da tutti i padroni e dei loro servi, come dimostra la sentenza d’appello della Thyssen.
Basta con le lacrime di coccodrillo del Presidente Napolitano, dei sindacati confederali complici dei padroni, a partire da Riva.
All’ordine del giorno è indispensabile mettere il capovolgimento dei rapporti di forza con la distruzione del capitalismo e la costruzione di una società socialista dove al potere c’è il proletariato.
Saluti militanti
Redazione “nuova unità”

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