Di fronte all’ennesima morte di
un operaio, Ciro, al grave infortunio di Antonio, cui si aggiunge nello stesso
giorno l’operaio Antonino di Palermo e ai continui incidenti all’Ilva esprimiamo
la nostra solidarietà a tutto il movimento operaio che peraltro si trova in
condizioni veramente disastrose.
Condividiamo pienamente la
scelta di uno sciopero di 24 ore auspicando che sia recepito e abbia successo e
della manifestazione nazionale.
Le condizioni economiche in cui
ci troviamo anche noi di “nuova unità” per poter mantenere in vita la nostra
voce sono veramente difficili e non sappiamo se potremo essere presenti, ma ci
impegniamo a diffondere il materiale che ci
invierete.
L’Ilva, come Alcoa, il Sulcis e
tante altre realtà sparse sul territorio sono la dimostrazione del modo di
produzione capitalistico basato sullo sfruttamento e sul raggiungimento del
massimo profitto, le più eclatanti contraddizioni tra capitale e lavoro. Ed è
insito nel capitalismo procedere sulla propria strada di sfruttamento degli
operai come dell’ambiente e di assoluta assenza di tutela della salute e della
vita.
La lotta, quindi, va proseguita
per salvaguardare il lavoro, la salute e la sicurezza, ma con una visione
strategica di cambiamento. Una lotta di unità: fabbrica-territorio, di unità di
classe tra gli operai delle numerose fabbriche in lotta che devono diventare
protagonisti della politica fino a liberarsi da tutti i padroni e dei loro
servi, come dimostra la sentenza d’appello della
Thyssen.
Basta con le lacrime di
coccodrillo del Presidente Napolitano, dei sindacati confederali complici dei
padroni, a partire da Riva.
All’ordine del giorno è
indispensabile mettere il capovolgimento dei rapporti di forza con la
distruzione del capitalismo e la costruzione di una società socialista dove al
potere c’è il proletariato.
Saluti
militanti
Redazione “nuova
unità”
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