“La vertenza Cementir si è conclusa a fine anno con un verbale
d’accordo presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e con
un addendum presso la Regione Puglia.Ribadiamo che lo Slai Cobas e la sua RSA Cementir non hanno
partecipato a questo incontro e a questo accordo, ma chiaramente ora
siamo fortemente intenzionati a vigilare che esso venga applicato senza
discriminazioni e forme che penalizzino ulteriormente i lavoratori e/o
una parte significativa di essi.
Invece il primo passo di questa applicazione va in altra
direzione. Al punto 7 – 2a pagina di esso è scritto: I lavoratori
saranno sospesi…. e allo stato, l’azienda per esigenze produttive del
sito e tenuto conto dei profili professionali non ritiene applicabile la
rotazione…ma nell’accordo non sta affatto scritto che tener conto dei
profili professionali,significa ‘demansionare’, vedi assistenti esterni e elettricisti a turno ecc.ecc. per poterli far lavorare nelle mansioni di altri operai che così vengono mandati a casa a zero ore’ –
cercando peraltro il consenso al demansionamento con firma di una delibera e rendere subito operativa questa decisione, senza che sia stato ancora peraltro presentato il piano dell’azienda alla Regione Puglia per i percorsi di politiche attive per il lavoro.
Inoltre con documento inviato dal Responsabile Risorse Umane Massimo Quintavalle al MINISTERO DEL LAVORO, alla Rappresentanza Sindacale Unitaria, FENEAL-UIL, FILCA CISL, FILLEA CGIL, UNINDUSTIA ROMA, CONFINDUSTRIA TARANTO in data Roma, 13 dicembre 2015 avente come OGGETTO: Stabilimento di Taranto – Cassa integrazione guadagni straordinaria ai sensi dell’art.44, comma11 bis, del D.lgs.n.148/2015.
SI LEGGE: testuali parole ….”a causa della non fungibilità :per esigenze tecnico organizzative connesse alla necessità di garantire solo parte delle attività produttive sarà impiegato il solo personale già in possesso di specifiche competenze professionali”.
Di conseguenza noi chiediamo a nome di un folto gruppo di lavoratori, una corretta gestione, salvaguardando mansioni e profili professionali. In caso di mancata modifica i lavoratori si riservano con il sostegno dello Slai cobas RSA di attivare tutte le iniziative legali e di lotta necessarie, informando Regione e Ministero. Qualora l’azienda volesse discutere i seguenti punti, lo Slai Cobas e la sua RSA si rendono come al solito disponibili“.
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