Oggi abbiamo avuto notizia dagli stessi interessati, che due migranti ospiti
del Bel sit saranno cacciati dalla struttura gestita dalla associazione
Salam per avere partecipato ad una protesta avvenuta il 3 novembre
scorso a Talsano
i imigranti esasperati dalla situazione in cui erano
costretti: non veniva corrisposto il pocket money da mesi, condizioni
igieniche discutibili, assistenza sanitaria Carente e cibo scadente
avevano bloccato la strada adiacente la struttura.
Noi dello Slai Cobas denunciamo questa ennesima repressione per chi si
ribella a condizioni di vita indegne, proprio in questi giorni i
migranti del Bel sit di Santa Sofia e di Paolo VI insieme allo Slai
Cobas hanno presidiato la prefettura per per avere risposte alle
problematiche sanitarie e di mancanza di acqua calda e riscaldamento
proprio in questi giorni di freddo intenso, di cibo scadente, scarso e pure
scaduto, ma la vice prefetto Dott.sa Trematerra non ha voluto
ricevere la delegazione.
Al contrario il sindaco Stefano ci aveva
ricevuto ed assicurato un suo intervento.
La richiesta di condizioni di vita migliori è un sacrosanto diritto
di ogni essere umano e la legge tutela i diritti dei migranti ad una
accoglienza dignitosa.
Lo Slai Cobas si sta attivando con i suoi avvocati
per aiutare i due migranti che hanno ricevuto l'ordinanza di espulsione
dal Bel Sit dalla Prefettura,
la questura è pronta a buttare per strada
i due ragazzi.
non permetteremo che ciò avvenga e ci attiveremo in tutte le forme.
Masci Fiorella rappresentante
Slai Cobas per il sindacato di classe
Info:3339199075
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