sabato 4 giugno 2022

Riassunti 110 lavoratori ex Verde Amico tramite la partecipata Infrataras - Ma devono iniziare subito a lavorare

Da Corriere di Taranto
GIANMARIO LEONE
PUBBLICATO IL 03 GIUGNO 2022

Sono stati tutti riassunti i lavoratori (ex Taranto Isolaverde società partecipata della Provincia di Taranto fallita nel 2016) attraverso la Kyma Servizi Infrataras. Si tratta della vertenza del progetto ‘ex Verde Amico‘, denominato dalla scorsa estate ‘Green Passage‘. Dei 130 lavoratori iniziali, ne sono stati assunti 110, tra rinunce o lavoratori che sono stati assunti altrove.

Il problema è però che, di fatto, i lavoratori (al momento inquadrati con un part time molto basso, pari a 20 ore prima lavoravano a 26 ore ma si spera che presto il monte orario possa aumentare) sono sostanzialmente fermi: in pratica non hanno ripreso realmente a lavorare.

Vogliamo infatti ancora una volta qui ricordare che per i lavoratori la Naspi terminò (4-5 mesi a non più di 4-500 euro mensili a lavoratore) per alcuni ad agosto, altri a settembre e gli ultimi ad ottobre dello scorso anno, dopo essere ripartita nel febbraio dello scorso anno al termine dei primi due anni del progetto (cofinanziato da risorse messe a disposizione dall’ex Commissario per le bonifiche ambientali Vera Corbelli al termine di un duro scontro con il ministero dell’Ambiente).

E’ infatti questa una delle tante vertenze del lavoro che seguiamo da anni, ma che non interessano praticamente nessuno e sono spesso dimenticate, a dimostrazione di come i tanti bei propositi sul presente e il futuro di questa città siano spesso e volentieri soltanto chiacchiere. E di come la divisione sociale per classi dei lavoratori e dei cittadini sia quanto mai attuale e tutt’altro che un retaggio del passato.

Come si ricorderà, nella riunione del Cis Taranto dello scorso 13 luglio, il Comune di Taranto presentò un nuovo progetto di durata biennale, denominato “Recupero delle aree a verde e dei relitti stradali” del valore di 6 milioni di euro, chiarendo che il progetto avrebbe avuto una durata di 36 mesi, ma che la parte finanziaria avrebbe coperto solo i primi 24 mesi. Il progetto prevede la rivalorizzazione delle aree verdi esistenti sull’intero territorio comunale, attraverso la raccolta trasporto e conferimento di materiale antropico, la manutenzione ordinaria e straordinaria di aree a verde pubblico, e il ripristino e la realizzazione di aree a verde attrezzato, varie attività di cantiere.

Sulla Gazzetta Ufficiale numero 275 del 27 ottobre 2021 venne pubblicata la Delibera del 27 luglio scorso del CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) “Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 – Assegnazione risorse per interventi connessi all’emergenza COVID-19 e finanziamento per il recupero aree a verde nell’ambito del contratto istituzionale di sviluppo per l’area di Taranto”. Nel testo pubblicato è stata ricordata la nota del Vice Capo di Gabinetto del Ministro per il sud e la coesione territoriale del 27 luglio 2021, concernente la proposta di finanziamento in favore della Regione Puglia per il “Progetto di recupero aree a verde e relitti stradali in area urbana“, nell’ambito del CIS per l’area di Taranto, per un importo complessivo di 6 milioni di euro, a valere sulle risorse residue della programmazione FSC 2014-2020 alle Regioni del Mezzogiorno.

La ripartizione temporale dell’assegnazione finanziaria dei fondi sarà di 3,5 milioni per il 2021 e 2,5 per il 2022. Mentre le modalità attuative e di monitoraggio saranno definite nell’ambito del CIS per l’area di Taranto. Detta somma è stata quindi impegnata dalla Regione Puglia, con atto dirigenziale 090/DIR/2021/00307 del 07 dicembre 2021, in favore del Comune di Taranto, secondo il profilo finanziario previsto.

Il Comune di Taranto ha poi predisposto ed approvato il progetto, attraverso una Deliberazione del Commissario prefettizio per la gestione provvisoria dell’Ente n. 11 del 14 dicembre 2021. Il 01.02.22 è stato sottoscritto il Disciplinare regolante i rapporti tra la Regione Puglia e il Comune di Taranto per la realizzazione del progetto che è volto alla valorizzazione dell’ambiente e rivitalizzazione di diverse aree degradate del territorio ed è altresì caratterizzato da un’importante finalità sociale consistente nella salvaguardia dei livelli di occupazione (attraverso l’assunzione con contratto a tempo determinato part time). Poi, con delibera del 01.03.2022 il Comune di Taranto ha approvato lo schema di Convenzione per l’attuazione del progetto con Infrataras spa, comprensivo di Piano operativo/attuativo. Poi con l’accordo ex art. 8, comma 1, d.l. 138/2011 del 16.03.2022 le organizzazioni territoriali (firmatarie del CCNL Multiservizi (FISE) ed INFRATARAS spa – al fine di garantire la salvaguardia occupazionale dei lavoratori in considerazione e nell’esclusivo interesse degli stessi – hanno raggiunto specifiche intese finalizzate alla salvaguardia occupazionale di tali lavoratori, diversamente non più impiegabili alle dipendenze di Infrataras, derogando alla disciplina di cui al vigente d.l. n. 87/18, convertito in l. 96/18, dettata in tema di durata, numeri di proroghe e rinnovi dei contrati a tempo determinato, nonchè al limite percentuale massimo di stipula degli stessi.

Dopo di che è avvenuta la pubblicazione del bando di selezione per titoli e colloquio per la formazione delle graduatorie di idonei, finalizzate all’assunzione dei lavoratori. Tutto bene, dunque. Adesso però ci si attende che possano iniziare quanto prima le attività per questi lavoratori (qualcuno lascia intendere che ciò accadrà ad elezione del nuovo sindaco avvenuta). Perché decine di lavoratori non possono certo restare parcheggiati per mesi a non fare nulla. Infine, crediamo sia giusto iniziare già da ora a pensare e programmare il futuro, affinché tra due anni (nonostante in diversi probabilmente avranno raggiunto l’età pensionabile) non ci si ritrovi ancora una volta al punto di partenza.

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