Da Corriere di Taranto
Intorno alle 8.15 di oggi, nello stabilimento siderurgico, in Agglomerato, mentre lavoratori di una ditta dell’appalto stavano svolgendo operazioni di lavaggio del filtro Meep D 81, dall’alto
(circa sei metri), sono cadute parti di piastre pesanti e taglienti. Un
dipendente ha riportato una ferita sul collo; è stato necessario
ricorrere alle cure degli operatori sanitari che hanno suturato la
ferita con otto punti. Nessuna conseguenza per l’altro lavoratore,
raggiunto dai frammenti sul casco. A denunciarlo è il sindacato USB.
La sicurezza all’interno della fabbrica, e soprattutto per le ditte
dell’appalto, continua ad essere di assoluta attualità. Il problema è
ancora più serio perché le aziende, al collasso per gravi ritardi nei
pagamenti, acquisiscono commesse al ribasso, e rischiano di riversare il
tutto sui lavoratori.
USB ribadisce che “l’impianto di agglomerazione continua ad andare verso
l’implosione dal punto di vista strutturale ed ambientale. Questa
mattina, Usb depositerà l’ ennesima denuncia allo Spesal chiedendo un
intervento mirato a valutare le condizioni alla luce degli ultimissimi
fatti. Nello specifico dell’Agglomerato, nonostante l’installazione dei
filtri Meros, l’impianto risulta deficitario rispetto al trattenimento
delle polveri fini diffuse e non convogliate, facilmente visibili anche a
occhio nudo. Parliamo di polveri massive e non controllate. Questo
determina una grave esposizione agli agenti cancerogeni, da parte dei
lavoratori che operano in quel reparto”.
A quanto pare intanto, “questa mattina in Afo 1 è stato chiamato
improvvisamente dall’azienda, per una consulenza, l’ingegnere De Felice,
a dimostrazione del fatto che in quell’area in particolare vi è una
situazione molto delicata e precaria..."
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