venerdì 3 giugno 2022

2 parte: Dalle Acciaierie dell'Ucraina a Taranto

Come avevamo scritto ieri, riportiamo pezzi dal Dossier "L'impero Mittal".

Essi mostrano bene come la politica di sfruttamento di Mittal, ma di tutti i capitalisti, sia uguale in ogni paese. Ma questo pone come il legame tra operai italiani e operai ucraini non sia così lontano, e che questa unità è necessaria contro i comuni nemici, oggi a maggior ragione nella guerra imperialista in corso in cui a pagare i costi sono da un lato operai ucraini che rischiano di morire sotto i bombardamenti russi o di essere arruolati dal governo Zelensky per una guerra non loro; e dall'altro gli operai italiani che si vedono scaricare i costi della guerra, dell'aumento delle spese militari, invio di armi, sui loro salari (vedi altro articolo su questo nel blog).

STRALCI DAL DOSSIER "L'IMPERO MITTAL" 

Nonostante tutte le dichiarazioni ufficiali che la protezione dell’ambiente in azienda stava migliorando, la situazione ambientale nella regione appare peggiore. L’AMKR è il maggiore, anche se non il solo, inquinatore nella città di Kryviy Rih, e secondo le testimonianze degli abitanti, col favore della notte e nei fine settimana l’impianto rilascia nell’aria polvere di ferro, altri materiali pericolosi e gas maleodoranti. I cittadini sono convinti che i dispositivi di filtro, che consumano molta energia, vengano spenti. Secondo una fonte anonima che lavora nello stabilimento, questo Ë in parte vero, ma, ciò accade anche per le richieste di produrre sempre di pi˘ da parte della nuova gestione degli impianti

Un altro motivo di preoccupazione è il taglio del personale. Secondo le clausole dell’accordo con lo Stato, il nuovo proprietario era obbligato a non ridurre la forza lavoro. Tuttavia, la tattica della società consiste nell’applicare l’attrito naturale della manodopera e incentivi al congedo volontario, vale a dire che i dipendenti sono mandati in pensione e lo stabilimento non ne assume di nuovi. Dunque il volume di lavoro rimane lo stesso, ma per un minor numero di persone. Ciò significa super-lavoro e maggior rischio di infortuni

Il salario. A Kryviy Rih i dipendenti hanno periodicamente realizzato azioni di lotta contro il rifiuto di Mittal Steel di aumenti salariali per gli operai metallurgici. Solo grazie all’intervento del Fondo di Proprietà Statale Property Fund a fine 2006 ai lavoratori è stata corrisposta la tredicesima del 2005.

Mittal Steel non ammette che infortuni sul lavoro di qualsiasi tipo siano considerati accettabili o inevitabili. La nuova dottrina afferma chiaramente che tutti gli incidenti sono prevenibili e che un posto di lavoro a zero infortuni, secondo i dati del sindacato che confrontano i dati sugli incidenti prima e dopo il nuovo sistema di lavoro (dimissioni volontarie), il tasso di infortuni è raddoppiato. Il sindacato della AMKR Ë deluso anche dalle misure di sicurezza e salute intraprese e dai miglioramenti in materia ambientale. Molte carenze nelle misure di sicurezza e salute nell’impianto sono causate semplicemente da mancati finanziamenti.

Nello stesso impianto, i lavoratori denunciano corruzione e nepotismo tra i quadri intermedi specie in materia di appalti. Nonostante la modernizzazione del sistema di gestione dell’impianto, la nuova proprietà non è riuscita a sradicare la prassi delle tangenti. Secondo i dipendenti, la direzione taglia le spese su tutto, comprese le attrezzature. Ad esempio, nella cokeria è stato impiantato un sistema alimentazione a basso emissione di polvere, ma non funziona come dovrebbe, perciò apparentemente l’obbligo è stato rispettato ma in realtà non ha apportato alcun miglioramento.

Il sindacato denuncia anche che tutti gli appalti vengono vinti dai contraenti che offrono il prezzo minore, indipendentemente dalla qualità del lavoro offerto.

Aggiornamento 2019. I lavoratori dell’officina ferroviaria nell’acciaieria ArcelorMittal Kryvyi Rih hanno avviato un’azione sindacale contro condizioni di lavoro non sicure e bassi salari. Il 16 maggio, i lavoratori dell’officina ferroviaria di ArcelorMittal si sono schierati a sostegno degli operai dell’Ukrzaliznytsia, la ferrovia statale ucraina, Ë in sciopero per chiedere la creazione di condizioni di lavoro sicure dal 14 maggio. I lavoratori ferroviari di ArcelorMittal hanno inviato un comunicato ufficiale al management dell’azienda, dicendo che si rifiutano di utilizzare apparecchiature difettose che mettono a rischio la loro vita. Hanno paralizzato il trasporto ferroviario, fermando la produzione. Oltre a miglioramenti della sicurezza, richiedono un aumento salariale dagli attuali 400 euro a 1.000 euro al mese. La direzione di ArcelorMittal ha cercato di sabotare l’assemblea dei lavoratori in cui i dipendenti intendevano discutere le loro richieste, annunciando un cambio di sede. Alla fine l’assemblea si Ë tenuta, ma la società ha avviato un’azione legale contestandone la legittimità.

Durante la visita alla città natale, il 12 luglio, Zelensky aveva accusato i rappresentanti di ArcelorMittal di non rispettare gli impegni assunti per ridurre le emissioni. I rappresentanti della società hanno affermato che la scadenza Ë stata spostata almeno al 2020 o al 2021. Zelensky. ha anche suggerito alla compagnia di pagare un risarcimento ai cittadini che si sono ammalati di malattie oncologiche a causa dell’inquinamento industriale. Per anni i residenti hanno richiamato l’attenzione sull’inquinamento atmosferico e organizzato un movimento chiamato Stop veleni su Kryvyi Rih. Sui social media compaiono regolarmente Foto e video che mostrano fumo bruno-rossastro o spesse nuvole grigie sopra i quartieri vicini alle acciaierie.

Oltre all’inchiesta penale, le autorità fiscali stanno esaminando le imposte arretrate del periodo dicembre 2014-marzo 2019. Zelenskiy aveva denunciato 360 milioni di dollari di tasse non pagate Nel frattempo, a più grande acciaieria europea, di proprietà del principale investitore ArcelorMittal sta pianificando di spostare 433 milioni di dollari fuori dal paese per pagare i dividendi alla sua società madre. Nel 2018, l’impianto ha registrato 380 milioni di utili netti.

 

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