venerdì 6 novembre 2020

Nello sciopero del 5 nov. a Genova la questura blocca il presidio degli operai ArcelorMIttal

Le manifestazioni assembrate di commercianti, ristoratori, imprenditori - come quella tenutasi a Taranto il 29 ottobre - si possono fare, anche se tanti erano senza mascherina e niente affatto distanziati; 

LE MANIFESTAZIONI DEGLI OPERAI INVECE SONO VIETATE! 

Qui non c'entra affatto il covid, ma l'uso strumentale della pandemia per attaccare diritti fondamentali dei lavoratori, diritti sindacali. Si tratta di una repressione, di classe, che non può essere accettata e va violata!

La Questura di Genova blocca il presidio dei metalmeccanici

Sciopero 5 novembre, la Questura di Genova blocca il presidio dei metalmeccanici

GENOVA - La Questura ha vietato il presidio che si sarebbe dovuto tenere il 5 novembre in concomitanza con lo sciopero di 4 ore dei metalmeccanici indetto da Fim Fiom e Uilm per il rinnovo del contratto di lavoro. Il presidio si sarebbe dovuto tenere sotto la sede di Confindustria. "Fim Fiom Uilm, con la responsabilità che le ha sempre contraddistinte, si atterranno alla disposizioni ma prendono atto, con rammarico, che tale prescrizione avviene verso lavoratori e lavoratrici che sono determinanti per la ricchezza di questo paese", si legge in una nota firmata da Alessandro Vella, Bruno Manganaro e Antonio Apa, rispettivamente segretari generali di Fim Fiom Uilm Genova 

Lavoratori che "durante le chiusure di marzo erano ritenuti essenziali e ai quali oggi viene negato il diritto al contratto. Mentre una montagna di miliardi viene distribuita alle imprese, si vieta ad una intera categoria di metalmeccanici di manifestare le proprie rivendicazioni tese ad impedire il loro impoverimento utilizzando la pandemia come alibi", conclude la nota.

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