giovedì 14 gennaio 2021

FORMAZIONE OPERAIA - INTERVENTI SERATA ENGELS - CONCLUSIONI

Concludiamo questo ciclo di FO su Engels, riportando le conclusioni della "Serata Engels". 

Vi sono stati altri interventi importanti. Chi vuole li può leggere sul Quaderno della Formazione Operaia, richiedendolo a: pcro.red@gmail.com 

Non è stata una celebrazione ma piuttosto una formazione sul campo, una auto-formazione al servizio della lotta di classe che stiamo conducendo. Quello che vogliamo valorizzare è il fatto che sia stata un’opera collettiva. I compagni hanno costruito questo appuntamento perché c'era il duecentesimo anniversario, c’era una data simbolo, ma soprattutto per porre un problema che non ha niente a che fare con gli anniversari, ha a che fare con la lotta di classe che stiamo conducendo in questo paese...

L'importanza di quello che abbiamo fatto sta proprio nel fatto che i compagni sono stati “obbligati” a lavorare teoricamente e praticamente su questo, e ne vediamo i frutti.
Quando un operaio intervenendo dice: “la teoria mi ha migliorato nella lotta”, allora abbiamo raggiuntoun risultato, abbiamo dato un senso alla lotta, abbiamo contribuito a sviluppare l'autonomia  e la coscienza di classe che permette di passare effettivamente dalle parole ai fatti.

La battaglia di Engels è stata una battaglia teorica, politica e organizzativa. Una battaglia rivoluzionaria e militante, un esempio straordinario a cui dobbiamo ispirarci, perché la sostanza della scienza rivoluzionaria del proletariato è la dimostrazione della sua verità attraverso la verifica nei fatti, che possiamo e dobbiamo fare nella forma organizzata, che è il partito - così come nella lotta sindacale è il sindacato di classe, come nelle alleanze sociali necessarie per rovesciare lo Stato borghese e la borghesia è il fronte unito, così come nella lotta politica rivoluzionaria è la forza combattente necessaria per rovesciare la forza dello Stato borghese.
Anche sulla questione della forza combattente noi dobbiamo tanto ad Engels. Noi siamo leninisti e ci siamo abbeverati a “Stato e Rivoluzione”, al “Che fare?”, ma chi ha letto questi testi sa che Lenin ha usato Engels per condurre la battaglia teorica decisiva che ha portato alla rivoluzione socialista. È’ di Engels l'analisi di che cos'è lo Stato, di cosa è espressione e come combatterlo.

Il lavoro che stiamo facendo, quindi, è di appropriarci della teoria rivoluzionaria per fonderla con la politica e la prassi e costruire il Partito. Partito necessario oggi nel contesto della lotta di classe. 

Come si può sfuggire a questo nodo? Chiediamo a tutti i compagni che lottano, ai compagni proletari insieme a cui lavoriamo: come non passare da questa porta stretta della fusione tra teoria, politica e prassi di cui Engels è maestro assoluto, maestro del proletariato, maestro dei comunisti, maestro anche nei particolari con cui fare questo lavoro?

Scendendo dal cielo alla terra, pensiamo che la cosa più importante che abbiamo fatto, di cui è frutto anche questa riunione, sia stata la scelta di preparare questa celebrazione distribuendo un depliant tra gli operai, gli operai veri non gli operai astratti o i soli militanti operai, distribuendolo alle fabbriche, all’ArcelorMittal, a Bergamo, a Brescia, a Ravenna e altrove. 
Pensate il significato che ha diffondere tra gli operai in questi giorni particolari non l'ultimo necessario volantino sindacale ma un depliant per far conoscere Engels. Pensate al fatto che gli operai davanti ai cancelli si fermano, guardano i pannelli con le frasi di Engels e si informano su chi è. Pensate che significa distribuire questo depliant tra 3000 operai che poi se lo passano, se lo mettono in tasca, se lo leggono attentamente. 
Il problema che noi abbiamo è fondere la teoria del socialismo col movimento reale, fondere il pensiero di Marx ed Engels con la vita quotidiana della lotta di classe. Questo lavoro è indispensabile per far avanzare il movimento reale.

Gli interventi nella serata hanno confermato che questa è una strada giusta. 10-100-1000 iniziative come questa, senza aspettare il trecentesimo anniversario.

Il Prof. Di Marco nel suo intervento ha citato ampiamente il lavoro di Engels durante la vita e dopo la morte di Marx per l’edizione del Capitale. Questo è un argomento proposto nell'opuscolo sulla vita di Engels che abbiamo tradotto; un opuscolo inedito in Italia che contiene la descrizione di Engels attraverso i suoi lavori, le sue azioni, l’interpretazione degli avvenimenti; tutto svolto nel rapporto con Marx. Noi pensiamo che questo opuscolo servirà a restituire la grandezza di Engels.

E’ stata una celebrazione internazionale, con un dichiarazione internazionale comune su Engels, distribuita in tutto il mondo, dalla Colombia all'India, dalla Tunisia alla Germania, alla Turchia, attraverso gli strumenti organizzati, le forze marxiste-leniniste-maoiste che operano nelle fila proletarie in questi paesi.
Quando ci si unisce per celebrare Engels contemporaneamente, in piena pandemia, in piena crisi, in tanti paesi, tra le masse, con le masse, allora si capisce l'importanza dell’internazionalismo proletario.

Infine, quando la compagna spiegava “La condizione della classe operaia in Inghilterra” e descriveva con colori vivi ciò che Engels scrive sulla classe operaia inglese in quell'epoca storica, qualcuno potrebbe dire: “va bene, ma oggi non è che sia proprio così nelle fabbriche italiane, le case degli operai non sono proprio tuguri, ecc.”. Attenzione, a parte il fatto che quelle condizioni, quei tuguri stanno tornando ad essere realtà tra gli operai immigrati, nelle campagne, nel processo di impoverimento crescente che la borghesia anche nel nostro paese sta imponendo, qui Engels parla di una classe mondiale, di una classe che oggi è in crescita attraverso l'universo mondo, ovunque ci sia industrializzazione, ovunque ci sia il capitale. 
Se pensiamo all'India, pensate alla Cina, pensate all'America Latina, pensate alle nuove fabbriche perfino nel Medio Oriente e nel Maghreb, allora ci si rende conto che quella descrizione di Engels non solo è straordinaria ma è anche viva e attuale. Engels è un maestro anche nel modo in cui descrivere l'attuale condizione operaia nel mondo.
E il mondo è effettivamente anche oggi nelle mani degli operai. In India il giorno 26 novembre 250 milioni di lavoratori hanno scioperato. La classe operaia è un’unica classe mondiale, internazionale, che è alla base di un movimento comunista internazionale e costruisce l’altra storia nel mondo e nel nostro paese. 

Abbiamo aggiunto con questa iniziativa un piccolo granello, sempre nell'ottica della scintilla che deve incendiare la prateria. Credo che abbiamo fatto qualcosa di molto positivo, qualcosa che ci verrà restituito con gli interessi dalla classe operaia.

Viva Engels!
Viva il marxismo!
Viva la rivoluzione!

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