Lo sciopero del 29 è stato massicciamente propagandato in città con striscioni e locandine e alla fabbrica ha visto dei comizi volanti e volantinaggi a tutte le portinerie dell'ArcelorMittal e appalto da parte degli operai e lavoratori Slai cobas e in due occasioni dalle forze congiunte del patto d'azione Slai cobas e Fronte della gioventù comunista. I lavoratori in capannelli hanno discusso seriamente dello sciopero, sostenuto le ragioni contenute nei volantini e continuato a firmare per la piattaforma operaia - oltre 400 firme dirette ai tavolini e altre all'interno.
Chiaramente sindacati confederali e usb hanno attivamente dissuaso dallo sciopero, e nello stesso tempo hanno attivato una trattativa con l'azienda anche su temi contenuti nella piattaforma operaia quali l'integrazione salariale della cassintegrazione - mentre l'usb ha sbandierato essenzialmente due vittorie in tribunale di due cassintegrati riassunti in seguito a una causa.
Venerdì 29 gennaio
Alle portinerie imprese vi è stato un presidio riuscito.
Negli altri settori, sciopero agli asili comunali delle lavoratrici slai cobas - sciopero dei lavoratori ex Pasquinelli e delle pulizie Amat; a questi si sono aggiunti scioperi degli attivisti Slai cobas nelle pulizie scuole statali e in altri appalti comunali.
In piazza Della Vittoria si sono ritrovati nell'intera mattinata lavoratori e studenti - i lavoratori sono arrivati prima, gli studenti dopo, complessivamente circa un centinaio.
Questo ha fatto si che la piazza fosse occupata da una assemblea no-stop ma con presenze alterne.
Questo sciopero generale nazionale, pur riempiendosi anche delle lotte evertenze che già le lavoratrici e lavoratori fanno, ha permesso di sentirsi parte di un fronte nazionale di lavoratori, e di una battaglia che necessariamente deve vedere portare ogni lotta a livello di lotta contro l'insieme del sistema dei padroni e contro il governo, qualunque esso sia.
L'importante incontro tra lavoratori, lavoratrici e studenti ha permesso di conoscere direttamente le condizioni sui posti di lavoro e nelle scuole, e di cominciare a realizzare quell'unità sempre importante per elevare la lotta, sintetizzata dai cartelli: "studenti/lavoratori uniti nella lotta!".
Hanno parlato i rappresentanti dei lavoratori dello Slai cobas dei diversi posti di lavoro - maggioritaria la presenza delle donne lavoratrici come è consuetudine a Taranto - che hanno sviluppato denuncia e determinazioni a sostegno della piattaforma nazionale e delle vertenze locali in corso. Un momento particolare è stato vissuto con l'intervento di un medico attivo nel movimento che ha fatto il punto sulla situazione negli ospedali e nelle strutture sanitarie, sullo stato della pandemia ancora grave a Taranto e ha indicato alcune necessità urgenti su cui lottare - in primis la questione dei tamponi e vaccini per tutti. Nella parte finale la piazza è stata nelle mani degli studenti schierati che hanno fatto interventi sulla situazione nelle scuole e lanciato la mobilitazione per l'apertura delle scuole superiori prevista dalla Regione puglia per il primo febbraio.
Intanto una delegazione di lavoratori è andata a consegnare le 400 firme degli operai ArcelorMittal/Appalto sulla piattaforma operaia e le firme delle lavoratrici asilo su protocollo sanitario e internalizzazione al Comune, con un incontro con l'ass. Castronovi.
A livello di Ilva/ArcelorMittal/appalto partiranno una serie di iniziative mirate: la consegna delle firme partita già stamattina con la consegna al Comune, il processo "ambiente svenduto" che riprende lunedi 1° febbraio; la guerra di posizione nei confronti di sindacati confederali/usb che sono ormai una cosa sola a fronte della trattativa sul nuovo accordo piano Governo/Invitalia-ArcelorMittal/Confindustria locale che prevede esuberi pilotati, cassaintegrazione permanente, abbandono dei cassintegrati ex ilva AS, e naturalmente piano ambientale e sicurezza in totale gestione dei padroni con cogestione complice dei sindacati confederali e istituzioni.
Si preparerà l'assemblea
nazionale telematica del Patto d'azione sulla questione Ilva del 19
febbraio - dalla quale scaturirà l'iniziativa nazionale del Patto a
Taranto in marzo.
Per il patto d'azione
Slai cobas per il sindacato di classe
Fronte della gioventù comunista
29-1-2021
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