lunedì 18 gennaio 2021

Appalto ArcelorMittal: Covid pure scaricato sull'orario di lavoro degli operai


Alla Ditta Ecologica dell'appalto AM - ma sicuramente non è la sola - le conseguenze del covid, della necessità del distanziamento le pagano sempre e solo gli operai.

Sia all'entrata che all'uscita dalla fabbrica gli operai sono costretti ad allungare l'orario di lavoro, di circa mezz'ora ogni volta, senza che questo orario in più sia retribuito. 

Questo avviene perchè gli operai devono trovarsi sul posto di lavoro, per esempio ai "parchi minerali", alle 7/7,15, ma prima devono prendere i mezzi interni e si devono cambiarsi negli spogliatoi, e per la necessità di garantirsi il distanziamento, per fare questo - accedere negli spogliatoi, prendere i mezzi evitando assembramenti - ci vuole tempo; anche perchè per la timbratura dell'orario di entrata e uscita non basta quella alle portinerie, ma gli operai devono timbrare una seconda volta sul posto dove devono operare.

Ricordiamo che anni fa ci fu una lunga battaglia da parte dello Slai cobas sul riconoscimento del tempo "cambio tuta" come tempo da considerare e pagare a tutti gli effetti come normale orario di lavoro (come stabilisce la norma e varie sentenze) - A suo tempo i sindacati confederali per bloccare questa legittima e vincente battaglia e i ricorsi già avviati dallo slai cobas, fecero un brutto e illegale accordo con l'Ilva con cui veniva riconosciuto agli operai diretti Ilva solo una minimo pagamento del tempo cambio tuta.

Ora, con il covid, gli operai si trovano a vedersi rubata, tra entrata e uscita da mezz'ora a un'ora di tempo non retribuito, di tempo vita.

Venerdì scorso gli operai della ditta Ecologica su questo hanno tenuto con l'Usb un'assemblea all'esterno della portineria dell'appalto.

Nei giorni precedenti tanti operai dell'Ecologoca avevano firmato la piattaforma operaia portata dallo Slai cobas

QUESTA RAPINA DI TEMPO E DI SALARIO NON BISOGNA FARLA PASSARE!

non retribuito 

Nessun commento:

Posta un commento