Primo incontro dell’anno tra ArcelorMittal Italia e le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici martedì 12 gennaio a Roma, presso la sede di Confindustria in viale dell’Astronomia, alle ore 16. La convocazione da parte dell’azienda non ha oggetto e non chiarisce se sarà presente la struttura tecnica di Invitalia. Al centro ci sarà l’avvio del confronto sul piano industriale previsto dall’accordo di Co-Investimento dello scorso 11 dicembre e il relativo piano occupazionale.
INTANTO: Partono altre 12 settimane di cassintegrazione Covid (che vuol dire uno stipendio al massimo di 850/900 euro); mentre con la ripartenza di tre impianti (treno lamiere - la cui ripartenza, secondo i sindacati, dovrebbe durare solo 3-4 settimane per completare la lavorazione di alcune commesse; altoforno 2 - di cui ancora è da completare un intervento della prescrizione della Magistratura per la messa in sicurezza; e acciaieria 1), e quindi l'utilizzo di tre altoforni (1-2-4) ArcelorMittal punta a passare da 3,3 milioni di tonnellate di acciaio a 5 milioni di tonnellate nel 2021.
Se tanto ci da tanto, per raggiungere questi livelli produttivi, è inevitabile che a riduzione del numero dei lavoratori (a dicembre tra circa 3mila in cig e 1000 per ferie e permessi, hanno lavorato poco più di 4mila persone) dovrà corrispondere un aumento del carico di lavoro= sfruttamento per chi sta in fabbrica.
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