I padroni della siderurgia italiani gongolano, sciorinando cifre da record; i profitti sono in netto rialzo - questo lo ha detto anche la Morselli per l'ex Ilva, anche se nei dati sotto riportati non è citata.
Il loro anno buono, ma anche il futuro si prospetta positivo, è il frutto di una fase della pandemia che li ha toccati solo di striscio - vedi ex Ilva/ArcelorMittal di Taranto mai chiusa, neanche nel primo lockdown- anzi, si può dire che la pandemia gli è servita per ripulirsi da zavorre (esuberi operai), e soprattutto di avere soldi dai governi e dall'Europa, cassintegrazioni a costo zero, sgravi ecc. Ora i fondi Pnrr sono "grasso che cola" per mantenere questa crescita per un lungo periodo.
Per gli operai invece è stato e continua ad esserlo un anno nero: migliaia in cassa integrazione-covid con redditi del 58%; grande incertezza sul futuro; lavoro sempre a rischio infortuni, salute, la stessa vita (perchè i soldi i padroni li usano solo per ciò che serve per aumentare la produzione e non per mettere in sicurezza gli impianti - e Taranto su questo è esemplare; qui si sono uniti anche i licenziamenti repressivi, o per dare un segnale agli operai di "non osare criticare la politica dei padroni", e creare un clima in fabbrica da: "lavori, piega la testa e stai zitto"; o per scaricare sugli operai, delegati i gravi incidenti in fabbrica.
In questa situazione, non c'è da illudersi o chiedere pietosamente Tavoli al Mise, come fanno i sindacati confederali e Usb (a Taranto); i piani industriali e "ambientali" che presenteranno sono sempre più all'insegna di centinaia di milioni ai padroni (ieri 705milioni di euro stanziati per Acciaierie d'Italia), di convogliare il 90% dei fondi Pnrr alla salvaguardia dell'aumento dei profitti aziendali (e non certo per la sanità, la scuola, il lavoro, il miglioramento dei salari, della salute, ecc.), neanche nessuna integrazione ai cassintegrati, a cui al massimo saranno destinati Lavori di Pubblica Utilità: che vogliono dire: fuori definitivamente dalla fabbrica - attesa di essere chiamati per lavori temporanei - minima integrazione al reddito da cig.
Ma perchè tutto questo deve essere accattato, senza colpo ferire verso padroni e governo, dagli operai?
L'11 ottobre c'è sciopero generale nazionale indetto dall'area del sindacalismo di base, e di classe.
Cominciamo l'11/10, ma per non fermarci, andare avanti, elevare lo scontro necessario, la guerra di classe tra operai e padroni e il loro governo e Stato
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Niente più dei dati nudi e crudi mostrano quanto nel sistema capitalista i governi siano un "comitato d'affari per la borghesia".
"Bilanci da sogno"... "2021 "anno record di tutta la nostra storia aziendale e periodo eccezionale per l'intero settore"... presidente di Federacciai, Banzato: "ripresa veramente straordinaria, con redditività importanti specie per i produttori di commodities, che possono agevolmente ribaltare sul prezzo finale i fortissimi aumenti di tutti i costi di produzione"... il costo dell'energia raddoppiato in un anno, la logistica in tilt, i prezzi di minerale, carbone, rottame ferroso stimati in crescita fino alla primavera prossima e a livelli altissimi... non cambiano le previsioni. Cresce del 26% l'output delle fabbriche italiane... Presidente di Feralpi: "Per la siderurgia il '21 è una delle annate migliori da un decennio a questa parte"
Grande ripresa anche per i tanti comparti utilizzatori di acciaio: "costruzioni (30% del totale, Feralpi, che si occupa di acciai applicati alle costruzioni, in questo contesto prevede 3-4 anni di crescita e un mercato particolarmente vivace in Italia..." il '21 vedrà ricavi in aumento a doppia cifra rispetto al dato di 1,24 miliardi dello scorso anno..."); tubi (22%), meccanica (16%), automotive (14%), prodotti in metallo (11%), apparecchiature domestiche (2%)... rispetto ai livelli pre-pandemia, l'attività dei settori utilizzatori già a maggio aveva recuperato il down del '20; il comparto degli elettrodomestici segna tuttora una forte crescita... .
"siamo di fronte a un lungo periodo di produzione sostenuta, anche per effetto dei fondi Pnrr"... "il ciclo espansionistico su scala europea sarà ulteriormente rafforzato dai fondi Pnrr e dalla costruzione di grandi infrastrutture"... "la situazione è estremamente positiva e le prospettive ottime". Marcegaglia: "anche il '22 sarà estremamente positivo e pure sul '23 stimo un trend importante, trainato anche dai fondi Pnrr". "A casa Marcegaglia, di norma finora gli investimenti valevano 50-60
milioni l'anno in aumento della capacità produttiva, il budget dei
prossimi anni va a 120-150 milioni "al netto di operazioni straordinarie
per crescita per linee esterne".
Il tutto mentre in Cina, dove origina più di metà della produzione mondiale, l'unione tra due big come Austeel e Ben Gang darà vita al terzo operatore mondiale (nella top ten oggi ci sono 7 cinesi).
Ma in un settore sempre più globalizzato, che prospettive può avere l'industria del Vecchio Continente? Da vice presidente Eurofer, Mario Caldonazzo sostiene che "le criticità per il settore siderurgico europeo sono strettamente connesse al tema della decarbonizzazione: tutte le acciaierie sono impegnate nel raggiungimento dei target di riduzione fissati dalla Commissione, per il cui il conseguimento non bastano gli ingenti investimenti in R&D e nuove tecnologie, ma serve un supporto pubblico: poter accedere ai fondi del Next Generation Eu, introdurre un'efficace Carbon border adjustement mechanism senza accelerare il phase-out delle quote gratuite di CO2 e la disponibilità di adeguate infrastrutture per la disponibilità di energia rinnovabile e idrogeno verde a un pezzo accessibile, auspicabilmente europeo, per rimanere competitivi".
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