martedì 21 settembre 2021

Verso lo sciopero generale dell'11 ottobre - si comincia ad organizzare in Puglia/Taranto


Ieri sera la nuova riunione a Taranto, in ple Democrate delle realtà regionali pugliesi dei sindacati di base e di classe, delle realtà sociali e politiche di Taranto, Bari, Brindisi, ha cominciato a lavorare concretamente per l'organizzazione dello sciopero generale dell'11 ottobre.

Si è deciso la realizzazione a Taranto di un corteo regionale nella mattinata dell'11, che raccolga e unisca tutte le realtà lavorative, gli studenti in sciopero, così come i disoccupati, le donne, dai quartieri, ecc; un corteo espressione delle ragioni dello sciopero generale di forte ripresa della lotta unitaria sull'insieme delle condizioni di lavoro, di vita sempre più attaccate - ultimo l'aumento impossibile dei costi delle bollette e dei prezzi - della salute, della scuola, sanità; un corteo combattivo contro padroni, governo, e le loro espressioni locali. 

Si è fatta propria la piattaforma  nazionale per lo sciopero dell'11, con la proposta, da parte dello slai cobas sc, di alcune integrazioni che raccolgono alcune battaglie in corso a livello locale ma di valore nazionale (integrazione della cassintegrazione al 100% del salario perso, internalizzazione per i lavoratori, lavoratrici dei servizi pubblici essenziali, ecc.).

E quindi, si è dato avvio al lavoro concreto perchè sciopero e corteo facciano fare anche nella nostra regione, a Taranto un passo avanti nei rapporti di forza tra proletari e padroni/governo.

Unica macchia negativa, che non possiamo non evidenziare. I rappresentanti dell'Usb nell'assemblea di ieri, pur comunicando la loro decisione di dire SI' alla manifestazione a Taranto (nel precedendo incontro insistevano per Bari), hanno contemporaneamente comunicato che, però, nella stessa giornata dell'11 ottobre l'Usb ha organizzato a Roma presidi sotto il Ministero, per vertenza ex Ilva e Alitalia, e pertanto una parte di loro con operai ex Ilva andrà a Roma e solo altre secondarie realtà lavorative resteranno a Taranto. 

E' evidente che questa decisione priva lo sciopero e la manifestazione a Taranto di una parte importante e strategica dei lavoratori, e vuole indebolire la riuscita dello sciopero all'ex Ilva/Acciaierie d'Italia.

L'Usb nazionale e altri sindacati di base non solo hanno boicottato l'assemblea nazionale del 19 settembre (su questa assemblea leggi report pubblicato ieri in questo blog https://tarantocontro.blogspot.com/2021/09/verso-lo-sciopero-generale-dell11.html, e gli interventi dello Slai cobas), ma stanno operando per indebolire lo stesso sciopero generale dell'11 ottobre, per dividere la forza dei lavoratori. Organizzare in contemporanea una manifestazione al ministero a Roma - come è stato detto ieri sera dallo Slai cobas per il sindacato di classe - è sbagliato.
Questo tipo di manifestazioni si sono già tenute, si possono tenere dopo lo sciopero generale, ma farle in occasione dello sciopero generale è contrastare apertamente lo spirito dello sciopero, che deve andare oltre le singole vertenze, ma unire ed elevare l'insieme del fronte di lotta contro l'insieme dei padroni e il governo. Usare invece lo sciopero generale per dare più visibilità alle proprie vertenze e mobilitazioni, è strumentale, è dividere i lavoratori e lavoratrici, con la suicida logica: "ognuno per sè".

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