"... al governo chiediamo una legge specifica per i lavoratori dell'Ilva, soprattutto per quel che riguarda la possibilità di pensionamento rispetto al rapporto fra l'età e l'attività svolta...".
Dopo mesi e mesi che lo Slai cobas dice che occorre un DECRETO OPERAIO in cui sono indicate varie richieste tra cui:
"...In una fabbrica insalubre e nociva come l'Ilva non si può stare e lavorare per tanti anni ma 20-25 anni bastano, con estensione, quindi, a tutti gli operai ILVA-INDOTTO dei benefici pensionistici e con l'applicazione di un nuovo contratto siderurgico...",
l'USB, che non ha mai detto una parola su questo, ieri è uscita improvvisamente con questa proposta di prepensionamento, senza, come al solito, avere neanche la correttezza di dire che era già stata fatta - in forme più articolate e serie - dallo Slai cobas Ilva.
La storia si ripete con questa organizzazione sindacale che scopiazza proposte dello slai cobas (evidentemente non ne ha di sue), senza alcun spirito unitario, per darsi le medagliette.
Lo ha fatto in occasione del cambio tuta, dove dopo mesi dai nostri ricorsi ed esposto penale e invito a tutti gli operai indipendentemente dalle iscrizioni sindacali, lo ha fatto per la presentazione delle parti civili al processo contro Riva, dopo che noi avevamo proposto a tutti di fare un'azione coordinata, lo ha fatto per la proposta di un fondo di solidarietà per tutti gli operai ammalati, da noi proposto perchè tutti gli operai sono uguali e compagni di lavoro, lo sta facendo ora sulla proposta di prepensionamento.
La cosa negativa, su questo, non sta tanto, anche se non solo, nel non riconoscere il lavoro fatto dallo Slai cobas, quanto dal remare contro l'unità degli operai, e sviluppare uno spirito di "parrocchia", invece che fare fronte unitario contro i loro nemici.
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