venerdì 4 luglio 2014

SENTIERI di morte...

L'Istituto superiore di Sanità ha pubblicato un aggiornamento dello Studio SENTIERI, di cui nelle prossime ore pubblicheremo il testo o stralci di esso. 
Sin da ora facciamo riferimento all'articolo apparso su TarantoOggi in data odierna, a firma di Gianmario Leone, che evidenzia in particolare l'aumento del 21% rispetto alla media nazionale della mortalità infantile. 
E' un dato davvero drammatico, ben noto in città nei suoi concreti effetti e che i cittadini, in particolare famiglie, donne del quartiere Tamburi e delle altre zone inquinate denunciano a gran voce ogni volta che hanno l'occasione di parlare in televisione, ai giornali, ecc. 
All'emergenza ambientale che permane per responsabilità di Stato, padroni e governo, si lega un'emergenza sanitaria che non ha trovato finora nessuna soluzione e nessun provvedimento. 
Noi vogliamo che venga dichiarata esplicitamente questa emergenza sanitaria, vengano attivate e costruite strutture sanitarie d'emergenza nei quartieri più colpiti dall'inquinamento. 
Abbiamo proposto che sia Emergency ad intervenire direttamente e Gino Strada in diverse occasioni ha dato la sua disponibilità. Abbiamo richiesto insieme ad altri - i Liberi e pensanti hanno raccolto firme per questo - che ci sia un'esenzione immediata dei ticket per medicine, ricoveri, analisi, che ci sia uno screening mirato, innanzitutto verso i bambini, donne, cittadini del quartiere Tamburi ed altri limitrofi, verso gli operatori del cimitero, oltre che naturalmente verso gli operai dell'Ilva e dell'Indotto. 
Ma a differenza dei Liberi e pensanti noi non pensiamo che questo si ottenga con le firme, bensì con lo sciopero generale ad oltranza che paralizzi tutta la città, le strade, la ferrovia, oltre che naturalmente la fabbrica.

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Infine, ribadiamo che operai, cittadini, anche a nome delle loro famiglie e dei loro bambini, hanno diritto a giustizia e risarcimenti nel processo a padron Riva e complici, per questo devono costituirsi parte civile, devono partecipare dentro e fuori le aule del tribunale, per imporre il primato della salute, della vita, del lavoro sulla logica del profitti e dei servi del profitto padronale, per trasformare anche il processo in un processo popolare che sancisca quello che è giusto: PADRONI E COMPLICI IN GALERA, OPERAI IN FABBRICA RISANATA, QUARTIERI BONIFICATI perchè la salute è un diritto primario che non si tocca! In un percorso che dice chiaro che NOCIVO E' IL CAPITALE NON LA FABBRICA, che IL POTERE DEVE ESSERE OPERAIO E POPOLARE e non dei padroni, il loro Stato, i loro governi. 

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