mercoledì 9 luglio 2014

E' la politica da sceriffi dei Vigili urbani che fa rialzare la testa anche al lurido Cito

Al di là da quali partiti è formata l'amministrazione comunale, la natura politica si vede dai fatti.
Questo è tanto più vero per ciò che è diventata l'amministrazione di Stefano, in cui l'uso e il ruolo da sceriffo dei Vigili sta diventando da un pò di tempo una delle espressioni più evidenti della politica del Comune verso i cittadini più bisognosi, come negli anni dell'amministrazione di destra di Cito:

Vigili usati solo per reprimere le manifestazioni di protesta al Comune della gente senza lavoro, senza casa, vigili usati per aggredire fisicamente e arrestare come è stato il gravissimo episodio del 22 maggio ai danni dei Disoccupati Organizzati; Vigili per comminare multe sempre più salate mentre nessun intervento in positivo viene fatto per il traffico e i parcheggi gratuiti; vigili mandati a fare sfratti; vigili che ora aumenteranno i controlli e la repressione a Taranto vecchia, per combattere al massimo gli abusivi (che danno tanto "fastidio" alla piccola e media borghesia che apre, con tanto di contributi pubblici, bar, pub, centri di nicchia), mentre la grande criminalità può dormire e fare "affari" tranquilla.

E' chiaro che a questo punto, il vero creatore del Vigile-sceriffo torna a farsi sentire (e tutti i quotidiani locali gli danno spazio), per dire che lui faceva di più e meglio; richiamato impropriamente in "vita" proprio dal ruolo sempre più fascista del corpo dei Vigili e dei loro capi.

MA CHI SEMINA VENTO, RACCOGLIE TEMPESTA...!

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