Riportiamo uno scambio di e-mail tra Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto e Medicina Democratica nazionale (anch'essa parte civile al processo Ilva).
Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto a MedicinaDemocratica:
Vi inviamo il testo dell'ordinanza sull'ammissione delle parti civili del processo Ilva. E' andata bene. Noi temevamo fino all'ultimo.
Ma ora ancora non si vede luce su quanto effettivamente inizierà il dibattimento.
Gli avvocati di Riva e soci stanno facendo al solito un gioco sporco, di presentare una montagna di eccezioni preliminari, per mettere i bastoni tra le ruote - ancora hanno richiesto il trasferimento del processo e altre eccezioni già presentate in altre fasi del processo.
Speriamo che verso fine mese di ottobre possa realmente iniziare.
Vi inviamo il testo dell'ordinanza sull'ammissione delle parti civili del processo Ilva. E' andata bene. Noi temevamo fino all'ultimo.
Ma ora ancora non si vede luce su quanto effettivamente inizierà il dibattimento.
Gli avvocati di Riva e soci stanno facendo al solito un gioco sporco, di presentare una montagna di eccezioni preliminari, per mettere i bastoni tra le ruote - ancora hanno richiesto il trasferimento del processo e altre eccezioni già presentate in altre fasi del processo.
Speriamo che verso fine mese di ottobre possa realmente iniziare.
Da Medicina Democratica a Slai cobas per il, sindacato di classe taranto:
Mi chiedo se non sarebbe opportuno
coordinarsi con tutte le parti civili, per lo meno quelle che ci
stanno, sapendo delle difficoltà e differenze che ci sono.
Risposta dello Slai cobas per il sindacato di classe taranto:
Certo, sarebbe necessario e ciò
servirebbe per impedire che il processo sia delegato solo ad avvocati e
giudici. E ciò che dall'inizio e continuamente noi diciamo alle
altre parti civili, alle associazioni, ecc.
Ma qui, non solo non c'è risposta, ma c'è di peggio. Ci sono associazioni ambientaliste, la stessa Peace link, i Liberi e pensanti, ecc. che dicono espressamente alle parti civili, ai lavoratori, ai cittadini, ai giovani di non venire al processo, per non dar adito agli avvocati di Riva di chiedere il trasferimento del processo. Ma questi lo chiedono lo stesso! E non ci sono le persone che li possano contrastare subito. Anzi, gli avvocati di Riva, delle società dell'Ilva, degli esponenti istituzionali imputati, proprio perchè si sentono sicuri in aula e fuori dal tribunale, si comportano sempre piùcome se fossero i padroni del processo!
Pensate che noi abbiamo detto recentemente a dei giovani che si riuniscono in piazza a Taranto sulle problematiche ambientali, di venire al processo, ma ci siamo trovati questi compagni che si stupivano della nostra proposta perchè gli avevano detto esponenti ambientalisti esattamente il contrario: di non andare!
Siamo, per alcune realtà di parte civile, alla teorizzazione, e alla pratica, del "non disturbare il manovratore"; tanto che, per esempio, Usb, i Liberi e pensanti si sono presentati come parte civili solo in quanto organizzazioni, non hanno organizzato i lavoratori, le popolazioni dei quartieri perchè entrassero nel processo come parte civili, benchè lo Slai cobas lo avesse detto fin da prima dell'inizio del processo.
Per non parlare chiaramente della Fiom che ha presentato sulle 200 parti civili di operai ma si è visto solo all'inizio del processo la passerella di Landini e dei segretari regionali e provinciali.
Nelle udienze al processo possiamo contarci sulle dita di una sola mano le parti civili presenti, tra cui sempre noi.
Solo lo Slai cobas ha fatto in alcuni momenti importanti del processo presidi al Tribunale, mobilitando i lavoratori.
Qui non c'entrano le differenze. C'entra che si vuole delegare a giudici e avvocati. E così la fine è nota.
Noi non ci rassegnamo chiaramente e continueremo a dire, a cercare di convincere sulla necessità che le parti civili si facciano sentire, si coordino.
Ma qui, non solo non c'è risposta, ma c'è di peggio. Ci sono associazioni ambientaliste, la stessa Peace link, i Liberi e pensanti, ecc. che dicono espressamente alle parti civili, ai lavoratori, ai cittadini, ai giovani di non venire al processo, per non dar adito agli avvocati di Riva di chiedere il trasferimento del processo. Ma questi lo chiedono lo stesso! E non ci sono le persone che li possano contrastare subito. Anzi, gli avvocati di Riva, delle società dell'Ilva, degli esponenti istituzionali imputati, proprio perchè si sentono sicuri in aula e fuori dal tribunale, si comportano sempre piùcome se fossero i padroni del processo!
Pensate che noi abbiamo detto recentemente a dei giovani che si riuniscono in piazza a Taranto sulle problematiche ambientali, di venire al processo, ma ci siamo trovati questi compagni che si stupivano della nostra proposta perchè gli avevano detto esponenti ambientalisti esattamente il contrario: di non andare!
Siamo, per alcune realtà di parte civile, alla teorizzazione, e alla pratica, del "non disturbare il manovratore"; tanto che, per esempio, Usb, i Liberi e pensanti si sono presentati come parte civili solo in quanto organizzazioni, non hanno organizzato i lavoratori, le popolazioni dei quartieri perchè entrassero nel processo come parte civili, benchè lo Slai cobas lo avesse detto fin da prima dell'inizio del processo.
Per non parlare chiaramente della Fiom che ha presentato sulle 200 parti civili di operai ma si è visto solo all'inizio del processo la passerella di Landini e dei segretari regionali e provinciali.
Nelle udienze al processo possiamo contarci sulle dita di una sola mano le parti civili presenti, tra cui sempre noi.
Solo lo Slai cobas ha fatto in alcuni momenti importanti del processo presidi al Tribunale, mobilitando i lavoratori.
Qui non c'entrano le differenze. C'entra che si vuole delegare a giudici e avvocati. E così la fine è nota.
Noi non ci rassegnamo chiaramente e continueremo a dire, a cercare di convincere sulla necessità che le parti civili si facciano sentire, si coordino.
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