Avevamo già denunciato mesi fa la deportazione da Ventimiglia e da
Como di tanti migranti all'hotpost di Taranto, con il chiaro scopo di
ricacciarli dai paesi da dove provengono e dove subiscono violenze, fame
e guerre, per cui i principali responsabili sono i nostri stessi paesi
imperialisti; avevamo denunciato che questa deportazione in alcuni casi
serviva solo a rimandare al nord i migranti, ma per rinchiuderli nei Cie
- su uno di questi casi esemplari vi è stata la denuncia/ricorso contro
il Questore e il Prefetto di Taranto da parte dell'Avv. Vitale di
Torino,
ORA SI DEPORTANO ALL'HOTSPOT DI TARANTO ANCHE I
MIGRANTI IN REGOLA COL PERMESSO DI SOGGIORNO, CON LA PROTEZIONE
INTERNAZIONALE ATTIVATA, E CHE PER QUESTO LAVORANO ANCHE REGOLARMENTE.
Questo
è accaduto il 21 ottobre in cui cento migranti sono stati
improvvisamente e senza fornire loro alcuna motivazione, presi e
obbligati a salire su un treno e ad essere deportati da Milano a
Taranto.
Associazioni di Taranto, dall'ass. Babele, a Welcome
Taranto, a associazione Ohana, a campagna LasciateCIEntrare, lo hanno
subito denunciato, a cui ha risposto, guarda caso, un assordante e
complice silenzio stampa dei giornali locali. Oggi questa denuncia è
stata ripresa con un'interrogazione parlamentare urgente dalla deputata
tarantina di Sel, Donatella Duranti - insieme al gruppo di Sinistra
Italiana - che tra l'altro denuncia che "fra di loro (vi è) addirittura
un migrante in piena condizione di “vulnerabilità”, con regolare
permesso di soggiorno, deportato da Milano all’Hotspot jonico e da
questo allontanato ed abbandonato per strada.
L'Hotspot di Taranto è sempre più, quindi, un luogo di deportazione e di violazione aperta dei diritti umani.
E'
un luogo in cui può succedere di tutto e nessuno deve saper niente,
perchè nessuno può accedervi, se non i parlamentari, soprattutto PD -
che dicono che va tutto bene.
Un luogo gestito direttamente da forze militari, con la complicità di un'associazione e del Comune.
Un
luogo in cui le identificazioni vengono fatte anche usando metodi
violenti verso i migranti che vi si oppongono; in cui non viene fornita
informazione sui loro diritti legali.
Un luogo in cui si fa una
selezione tra migranti "buoni", quelli pronvenienti da zone di guerra e
che quindi possono entrare (essere mandati in Centri di accoglienza, le
cui condizioni di assistenza il più delle volte sono vergognose) e
migranti "cattivi", quelli cosiddetti "economici", che (per loro
fortuna...) possono morire solo di fame o di persecuzioni, non sotto le
bombe...; che vengono buttati fuori dall'hotspot senza un minimo di
assistenza.
Un luogo in cui vengono ammassati uomini, donne, bambini
in numero superiore alle capacità di accoglienza, e quest'estate sotto
un pesante caldo, in una struttura senza un filo di ombra - nei giorni
scorsi sono stati 521 i migranti in un centro hotspot che ne può
contenere al massimo 400, e tra di loro vi erano 14 donne incinte, 119
minori, di cui 90 non accompagnati; nella stessa giornata erano arrivati
altri 100 migranti, 50 provenienti da Ventimiglia e 50 da Como.
QUESTO LUOGO E' UNA VERGOGNA CHE VA CHIUSO CON LA LOTTA UNITA DEI SOLIDALI E DEI MIGRANTI!
BASTA CON LE DEPORTAZIONI!
I 100 MIGRANTI DEVONO TORNARE A MILANO!
Queste
aperte violazioni dei diritti umani, di civiltà, sono il retroterra
quotidiano che creano l'humus della gentaglia razzista di Gorino, e
delle sparate fasciste di Lega, casa Pound a Milano.
Il Ministro
Alfano invece di arrestare questi fascisti e razzisti che violano anche
le leggi di questo paese, deporta o incarcera nei Cie i migranti.
LO SLAI COBAS per il sindacato di classe, sostiene la denuncia delle associazione e della deputata Duranti. Lo Slai cobas sc nsieme ad altre associazioni e sindacati di base che con i migranti stanno lottando, dalle campagne di Foggia, ai magazzini delle logistiche del nord, ai centri di accoglienza, sta organizzando una manifestazione nazionale dei migranti che si terrà a novembre a Roma, INVITA TUTTE LE ASSOCIAZIONI SOLIDALI A UNA CONFERENZA STAMPA UNITARIA VENERDI' 4 NOV. PRESSO LA SEDE VIA RINTONE, 22, ORE 17, E A ORGANIZZARE INSIEME LA PARTECIPAZIONE DEI MIGRANTI SU TARANTO ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE E UNA INIZIATIVA ALL'HOTSPOT DI TARANTO.
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