IV
Al Sindaco e alla Giunta
oggi è stato anche portato il problema della Pasquinelli, nel più
generale contesto della raccolta differenziata a Taranto affidata
all'Amiu.
Qui si è avviata la
calendarizzazione di un incontro serio tra amministrazione, con
l'assessorato all'ambiente e l'Amiu.
Pur non essendoci alla
Pasquinelli effetti immediati nella continuità lavorativa dei
lavoratori operanti nell'impianto di selezione, e su questo sono
state date assicurazionI dall'assessore al lavoro, il problema che i
lavoratori dello Slai cobas sc pongono va al di là della specifica
situazione.
Noi vogliamo che
effettivamente venga fatta in questa città la raccolta differenziata
porta a
porta in tutti i quartieri; vogliamo che l'impianto di
selezione, opportunamente ammodernato, sia in grado di lavorare per
24 ore.
Queste sono necessità che
i dati sulla raccolta differenziata hanno buttato brutalmente in
faccia all'amministrazione comunale e alla città. Siamo all'ultimo
posto tra le province pugliese e stiamo scivolando all'ultimo posto
come città perfino nella stessa provincia di Taranto. A differenza
di quanto viene dichiarato dall'amministrazione comunale e dall'Amiu,
la situazione e peggiorata e né l'una né l'altro sono stati in
grado di rispettare impegni e promesse.
Noi da sempre e i lavoratori operanti nella pasquinelli in prima fila, abbiamo insistito che la raccolta differenziata è un obbligo, ma che è soprattutto una risorsa ambientale, economica – perchè opportunamente inserita nel ciclo dei rifiuti produce fondi per chi la fa – e occupazionale.
La raccolta differenziata
in tutta la città ha bisogno di 200 lavoratori; l'impianto di
selezione ammodernato e fatto funzionare a ciclo continuo richiede il
triplo dell'attuale organico.
Quindi, nell'incontro che
verrà organizzato noi vogliamo parlare delle attuali contingenze
all'impianto, ma soprattutto pretendiamo che si vada nella direzione
che rispecchia l'interesse di tutta la città.
E' evidente che se non
sarà così l'incontro sarà accompagnato dalle opportune iniziative
di lotta, decise dall'assemblea dei lavoratori, che vogliamo uniti
rispetto a questi obiettivi che effettivamente ne possono tutelare il
lavoro, facendolo uscire dalle secche della precarietà e dei rischi
salute che il trattamento della raccolta differenziata, così come è
ora è fatta, comporta.
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