Oggi torna a riunirsi il cobas degli ex lavoratori della pasquinelli oggi impegnati in non ben precisate attività nel verde/pulizia strade, piazze con la cooperativa Kratos, affidamento in scadenza a fine mese e a quanto pare in proroga per altri due mesi.
Lo Slai cobas, pur essendo d'accordo sul proseguimento della attività lavorativa, non intende firmare alcun accordo che preveda una riduzione dell'orario e del salario a nessun tavolo.
Noi vogliamo il ritorno dei lavoratori nella gestione della raccolta differenziata, ciclo rifiuti, per la quale sono stati formati con un corso regionale costato soldi alla comunità, e che hanno svolto per anni prima con la ditta Castiglia, poi con la coop Ancora-oggi Kratos presso l'impianto di selezione della Pasquinelli.
Il fermo di questo impianto - con la scusa che doveva essere rapidamente automatizzato (cosa non
avvenuta) - ha portato alla cacciata dalla Pasquinelli dei lavoratori, al fermo di fatto della selezione della raccolta differenziata e al mancato avanzamento del piano di estensione di essa ai nuovi quartieri.
Questo è in contrasto con l'indicazione della Regione Puglia, con gli impegni storicamente assunti da Amiu e Comune.
Questo danneggia la pulizia e l'ambiente in città.
Questo porta all'ecotassa che poi verrà scaricata sui cittadini.
Lo Slai cobas ha fatto di tutto perchè non si arrivasse a questa soluzione, dentro l'impianto Pasqinelli e con iniziative esterne ma ha trovato il muro da parte di Comune e AMIU.
Questa lotta si sarebbe vinta come si erano vinte le precedenti, se i lavoratori non si fossero divisi - le responsabilità di questa divisione ricadono su alcuni lavoratori che prima hanno fatto i capetti servili verso cooperativa e Amiu e poi si sono organizzati con la UGL, e sulla Ugl. Questi hanno spaccato i lavoratori, hanno impedito che i lavoratori facessero della pasquinelli, del suo non abbandono il centro della lotta, ha portato avanti la linea del "lavoro comunque sia", mettedo i lavoratori alla mercè delle controparti e quindi facendoli cadere nella precarietà permanente.
E' la Ugl e i suoi rappresentanti che hanno rovinato una realtà di lotta fino ad allora vincente.
Ora per tornare a vincere occorre che i lavoratori organizzati dello slai cobas riprendano la lotta, quella vera per ritornare nella raccolta differenziata, per contribuire a estenderla e renderla una grande risorsa economica, ambientale e occupazionale.
Per fare questo occorre chiarire a tutti che non si lotta per un lavoro precario permanente senza presente e futuro come fanno gli altri sindacati complici.
Su questo occorre unità, compattezza, spirito positivo, costruttivo e fiducioso.
La lotta ha bisogno non solo dei lavoratori della ex pasquinelli ma del sostegno e partecipazione di tutti i disoccupati, precari che vogliono un lavoro socialmente utile.
Servono 200 lavoratori per fare la raccolta differenziata porta a porta in tutta la città e Comune - Amiu devono farla e garantirla.
Lo lotta ha bisogno del sostegno dei cittadini in particolare dei quartieri dove si dovrebbe fare e non si fa.
Lo Slai cobas organizza questa lotta e costruisce una rappresentanza di lavoratori che voglia sostenerla fino in fondo e lancia un comitato di lotta cittadino per questo obiettivo.
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