venerdì 30 marzo 2018

Il Procuratore Capristo fa un passo indietro sulla sentenza su Afo2 della Corte Costituzionale - Non è certo una sorpresa... visti i precedenti di questo Procuratore

"...il procuratore capo ha ribadito sia ai pm, e poi ai commissari, che il pronunciamento della Corte costituzionale contro il decreto «Salva Ilva» del 2015 è un passo importante nel bilanciamento dei valori costituzionali che la legge deve tutelare, ma nello stesso tempo non deve diventare un nuovo scontro tra la magistratura e l’Ilva in Amministrazione Straordinaria." (dal Corriere di Taranto)


Poi Capristo dice da un lato il falso (l'Afo2 non fu dissequestrato per il decreto), dall'altro si dà la zappa sui piedi, confermando il ruolo attivo della Procura nel mantenimento in attività dell'altoforno, anche prima che fossero attuate le cosiddette "prescrizioni": 
"...Inoltre, è stato spiegato nei due incontri che la produzione può continuare perché il dissequestro di Afo 2 non avvenne a seguito del decreto oggi dichiarato incostituzionale, ma grazie ad un accordo finalizzato all’adempimento di prescrizioni per la messa in sicurezza. Prescrizioni su cui il comitato tecnico regionale e i Vigili del Fuoco hanno già dato parere positivo. A quanto pare, mancherebbe solo il parere di Barbara Valenzano, custode giudiziario degli impianti dell’area a caldo del siderurgico" (idem).

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