(da La Gazzetta del Mezzogiorno)
Manduria, bambina di colore insultata in un negozio: «Sei negra, puzzi»
La mamma della piccola vive da tempo in Inghilterra e ha denunciato: «Nessuno è intervenuto»
«Tua figlia è una negra che puzza». Bersaglio dell’insulto razzista è stata Mia, una splendida bambina figlia di Silvana, una signora manduriana che da anni vive in Inghilterra. In un esercizio pubblico, Mia aveva dapprima socializzato con altri bambini coetanei. Poi i primi dispetti nei suoi confronti. In sua difesa è intervenuta la madre, la quale ha chiesto ai genitori degli altri bambini di intervenire. Per tutta risposta è arrivato l’epiteto razzista all’indirizzo della incolpevole bambina.
«Alla scena hanno assistito numerosi adulti, ma nessuno di loro si è scandalizzato. Hanno fatto finta di nulla» rimarca, il giorno dopo, Silvana, che ha lanciato la denuncia attraverso i social.
«Non posso tralasciare il fatto che ci siano ragazzini e poi anche genitori che definiscono “negra che puzza” e che ha la testa color cacca mia figlia, ma nessuno interviene e reagisce» prosegue Silvana.
«Allora mi faccio qualche domanda mentre guardo Mia piangere perché il termine di paragone proprio non le piace. Forse la malinconia che sento per l’Italia è eccessiva? Forse “casa” è meno casa di ciò che era qualche anno fa? Ho sbagliato a insegnare a mia figlia la lingua italiana perché ora capisce le offese che le rivolgono? Ho sbagliato a insegnarle ad essere educata e che invece sarebbe opportuno tirare due schiaffoni a certi mocciosi? La capacità di sopravvivere alla solitudine rende più forti e consapevoli, mentre l’incapacità alla stessa rende inclini a farsi piacere anche le più vergognose situazioni?».
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