Il "sequestro del IV sporgente e l’impossibilità di utilizzare le tre gru (‘DM5’, ‘DM6′, DM8’), cosa che proseguirà anche una volta che lo stesso sarà dissequestrato dalla magistratura, viste le decine di milioni di danni che hanno subito... ha comportato che lo scarico del minerale venisse effettuato presso la banchina del Molo
Polisettoriale da parte della società Italcave per conto della
multinazionale ArcelorMtital, in base ad un accordo commerciale
stipulato tra le parti.
Accordo che, dopo svariate settimane di indagini, siamo riusciti a conoscere anche nei suoi dettagli economici: secondo le nostre fonti molto accreditate, ArcelorMittal verserebbe ben 16 euro per ogni singola tonnellata nelle casse dell’Italcave. Lo scarico avviene direttamente nei cassoni telenotati dei camion tramite l’utilizzo di gru semovente su ruote, attrezzata con benna bivalve e di una tramoggia aspirata e depolverata (eco-hopper). Questa operazione consente lo scarico di non più di 10.000 tonnellate di minerale al giorno. Ora, stante che l’accordo commerciale dura dallo scorso 20 luglio, ovvero da 20 giorni, questo significa che se ogni giorno sono state scaricate sempre 10mila tonnellate, vuol dire che ogni giorno ArcelorMittal versa nelle casse dell’Italcave 160.000 euro, che per 20 giorni fanno la bellezza di 3,2 milioni di euro...".
E ARCELORMITTAL SI LAMENTA DELLA PERDITA DI SOLDI, PER I PROBLEMI DI SEQUESTRO, FERMI E INTERVENTI SUGLI IMPIANTI, ECC.?!
TANTISSIMI SOLDI MENTRE GLI OPERAI, SIA QUELLI RIMASTI IN ILVA AS, SIA QUELLI DI ARCELORMITTAL, anche quelli che lavoravano al porto, SONO IN CASSINTEGRAZIONE, ANCHE IMPEGNATI IN CORSI INUTILI, A SPESE DELLA COMUNITA'?!
Questi lavori invece potrebbero farli, dopo eventuale formazione, gli operai in cig, o nell'affidamento dell'appalto si può imporre una clausola sociale che obblighi la ditta appaltatrice a far lavorare operai AM e Ilva.
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