martedì 13 agosto 2019

Ristrutturazione appalti da parte di ArcelorMittal per renderli più funzionali alla sua politica - Intanto si avviano centinaia di licenziamenti



ArceloMittal mette le mani anche nell'appalto, per tagliarne i costi, trasformare tutti i contratti in essere in CCNL Multiservizi, per rendere l'appalto più sotto controllo e interno alla sua politica di meno lavoratori, più sfruttamento. 
Lo Slai cobas non ne fa una questione di Ditte locali o no: per gli operai tutti i padroni sono uguali. 
Le questioni sono altre:
- uguali diritti contrattuali e salariali con gli operai AM: CCNL metalmeccanico in tutte le ditte che operano nell'area siderurgica;
- clausola sociale per gli operai licenziati, per il passaggio di tutti da ditta a ditta, senza perdita di nessun giorno di lavoro.
Questa piattaforma è dello Slai cobas, per questa piattaforma vale la pena scioperare, altri scioperi sono inutili.
 
ArcelorMittal “azzera l’indotto locale”


ArcelorMittal azzera l’indotto locale per favorire una società di servizi da loro stessa controllata, la Alliance Green Services. Contro gli accordi stipulati e contro tutti i proclami, che qualche mese fa hanno narcotizzato le istituzioni locali, ArcelorMittal persegue il suo progetto di azzeramento delle aziende dell’indotto.
“Con diversi soggetti interessati – dichiara Francesco Rizzo avevamo messo in campo ragionamenti volti a sostituire il contratto multiservizi, adottato dalle aziende in appalto per inquadrare i lavoratori, con il contratto metalmeccanico. Gli impegni discussi avrebbero favorito l’inserimento del contratto metalmenccanico contestualmente al rinnovo del contratto di appalto. E’, questo, un discorso che mirava all’uniformità dei contratti perché il nostro obiettivo era, ed è ancora oggi, l’esclusione dei contratti che puntano ad ottenere un risparmio da parte dei gestori del siderurgico ma che di conseguenza portano a comprimere i diritti dei lavoratori”.
Cosa comporta tutto ciò? Nelle ultime settimane circa 700 famiglie sono state interessate da procedure di licenziamento collettivo.
“Riteniamo positivo l’intervento dell’onorevole Turco secondo il quale c’è necessità di istituire un provvedimento di legge che tuteli le imprese dell’indotto e per rendere effettiva una clausola sociale nel Codice degli Appalti che preveda l’assegnazione nelle aree di crisi complessa una determinata percentuale degli appalti pubblici e privati alle aziende locali residenti sul territorio – prosegue Usb"

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