martedì 13 agosto 2019

Campo Felandina - LA LEGA FORZA PER LO SGOMBERO SENZA ALCUNA SOLUZIONE PER I BRACCIANTI MIGRANTI, mentre si sviluppano contraddizioni tra governo e Sindaco

METAPONTO - Ieri, al Ministero dell’Interno il vice premier Matteo Salvini ha promosso un tavolo operativo per concertare lo sgombero del campo abusivo de “La Felandina”. Stamane, a Matera, il prefetto Demetrio Martino ha convocato nuovamente il Comitato interforze per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica”, per pianificare gli interventi, e stabilire eventuali date. Intanto, non si arrestano le polemiche e le strumentalizzazioni politiche. In alcune interviste, il senatore della Lega, Pasquale Pepe, ha criticato l’operato del sindaco di Bernalda Domenico Tataranno. A febbraio il primo cittadino aveva inviato una lettera al Ministro Matteo Salvini, in cui chiedeva il sostegno del Governo per dirimere l’occupazione abusiva dei suoli de La Felandina. Lamentando, però, di non avere ricevuto alcuna risposta. Pepe, dal canto suo, ha ribattuto «che una lettera pec di risposta è stata invece spedita dal Ministero in data 18 marzo. Ma «è stata inviata alla Prefettura di Matera, che è la naturale sede di interlocuzione con cui si interfaccia lo Stato». Quanto all’ordinanza emanata dal sindaco Tataranno, nel mese di maggio 2019, è stata considerata dal senatore, sindaco di Tolve, «alquanto generica e non notificata ai residenti abusivi. Senza scadenze. Ordinanza formalizzata ufficialmente solo qualche settimana dopo, ma dalla Prefettura». Pepe ha concluso affermando che, «vista la situazione del campo, l’ordinanza», lui «l’avrebbe notificata molto prima di quanto fatto da Tataranno». Non ha tardato la reazione del sindaco di Bernalda-Metaponto, che ha replicato: «Mai vista risposta alla mia lettera da parte del Ministero degli Interni. Se c’è una missiva che ce la facciano leggere. Quanto alla mia ordinanza, richiamava con precisione l’articolo 50, ordinando lo sgombero immediato delle persone presenti, sulla base del rischio igienico sanitario. Il senatore leghista – rileva Tataranno – è venuto più volte in visita a La Felandina, facendosi scortare dalle Forze dell’ordine e producendo tantissime dirette facebook, ma zero atti formali per risolvere la situazione. Tataranno conclude, perciò, con amarezza: «Quando muore una persona le Istituzioni dovrebbero come prima cosa mettersi una mano sulla coscienza, per capire se hanno fatto il loro dovere. Quindi unirsi per risolvere le questioni, seguendo le norme e la nostra Costituzione...".

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