sabato 17 agosto 2019

Pronta immunità penale per ArcelorMittal - Crisi o non crisi di governo, ma i padroni si servono sempre e subito


Ex Ilva, pronta norma immunità per ArcelorMittal

Il testo del 'decreto Imprese' secretato dal Cdm con la formula del 'salvo intese', forse in Gazzetta Ufficiale il 19 invece che il 28 agosto
"Sarebbe pronta nella sua versione definitiva la norma che introduce specifiche tutele legali per gli acquirenti dell’ex Ilva, in questo caso l’affittuario ArcelorMittal, legate alle singole scadenze previste dalle prescrizioni inserite nel Piano ambientale. La norma, come si ricorderà, è stata inserita nel Decreto Imprese approvato dal Consiglio dei ministri del 6 agosto con la formula del ‘salvo intese‘, che di fatto ha reso secretato il testo e quindi non conoscibile se non dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale inizialmente prevista per il prossimo 28 agosto. L’obiettivo di pubblicarlo a fine agosto, era stato deciso per dare più tempo alle Camere per convertirlo. Ma ora, secondo quanto riportato dall’ANSA, si starebbe cercando di accelerare e renderlo operativo già da lunedì 19 agosto.
Ciò detto, nella norma approvata il 6 agosto dal Cdm, sarebbe stata confermata la scomparsa dell’immunità estesa sino al 2023 e l’introduzione di un piano di tutele legali a ‘scadenza’. Secondo quanto appresero fonti vicine al dossier, “il provvedimento obbliga Mittal a rispettare il piano ambientale e risponderà della sicurezza dei lavoratori“.
Ora si precisa che per “affittuario o acquirente e i soggetti da questi funzionalmente delegati l’immunità resta anche dopo quella data ma applica con riferimento alle condotte poste in essere in esecuzione del Piano ambientale sino alla scadenza dei termini di attuazione previsti dal piano stesso per ciascuna prescrizione o dei più brevi termini che l’affittuario o acquirente si sia impegnato a rispettare nei confronti della gestione commissariale di Ilva Spa in amministrazione straordinaria“.
Quindi “solo se l’azienda rispetterà le tempistiche, i criteri e le modalità di esecuzione del piano ambientale potrà usufruire di suddette tutele. Rimane inalterata la responsabilità penale, civile e amministrativa conseguente alla violazione di norme poste a tutela della salute e delle questioni inerenti la sicurezza dei lavoratori“, spiegano le fonti. “Non sarà dunque prevista alcuna forma di tutela straordinaria per l’azienda, che risponderà di ogni incidente dovesse verificarsi secondo le norme e i principi di diritto penale ordinariamente applicabili nel nostro Paese“. 

In pratica, quanto previsto già con la norma introdotta attraverso l’art. 46 del Decreto Crescita approvato nella scorsa primavera..."

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