Ex Ilva, pronta norma immunità per ArcelorMittal
Il testo del 'decreto Imprese' secretato dal Cdm con la formula del 'salvo intese', forse in Gazzetta Ufficiale il 19 invece che il 28 agosto
Ciò detto, nella norma approvata il 6 agosto dal Cdm, sarebbe stata confermata la scomparsa dell’immunità estesa sino al 2023 e l’introduzione di un piano di tutele legali a ‘scadenza’. Secondo quanto appresero fonti vicine al dossier, “il provvedimento obbliga Mittal a rispettare il piano ambientale e risponderà della sicurezza dei lavoratori“.
Ora si precisa che per “affittuario o acquirente e i soggetti da questi funzionalmente delegati l’immunità resta anche dopo quella data ma applica con riferimento alle condotte poste in essere in esecuzione del Piano ambientale sino alla scadenza dei termini di attuazione previsti dal piano stesso per ciascuna prescrizione o dei più brevi termini che l’affittuario o acquirente si sia impegnato a rispettare nei confronti della gestione commissariale di Ilva Spa in amministrazione straordinaria“.
Quindi “solo se l’azienda rispetterà le tempistiche, i criteri e le modalità di esecuzione del piano ambientale potrà usufruire di suddette tutele. Rimane inalterata la responsabilità penale, civile e amministrativa conseguente alla violazione di norme poste a tutela della salute e delle questioni inerenti la sicurezza dei lavoratori“, spiegano le fonti. “Non sarà dunque prevista alcuna forma di tutela straordinaria per l’azienda, che risponderà di ogni incidente dovesse verificarsi secondo le norme e i principi di diritto penale ordinariamente applicabili nel nostro Paese“.
In pratica, quanto previsto già con la norma introdotta attraverso l’art. 46 del Decreto Crescita approvato nella scorsa primavera..."
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