L'uomo, armato di fucile, avrebbe teso un agguato alla vittima, aspettando in strada l'arrivo della donna che si stava recando al lavoro in un'azienda tessile di Villa Castelli.
A pochi metri dall'ingresso dell'edificio si è avvicinato alla quarantasettenne e ha esploso svariati colpi, ferendola mortalmente, poi si è allontanato dal posto. Avrebbe raggiunto a piedi la sua abitazione, non molto distante dal luogo dell'agguato. Una volta all'interno, Sussa si è suicidato, impiccandosi nel garage...
Fumarola da circa un anno aveva intrapreso una relazione con Sussa. I due poi negli ultimi tempi si erano lasciati, ma lui non avrebbe accettato la fine della relazione.
Alcune colleghe della donna, spaventate dal rumore degli spari, hanno raggiunto l’ingresso dell’azienda. Qui hanno trovato la vittima riversa per terra e hanno visto Sussa fuggire. Quando sono arrivati i soccorsi, per la donna non c’era più nulla da fare. I sanitari del 118 hanno dovuto soccorrere alcune colleghe della vittima colte da malore dopo la scoperta della tragedia.
Alcuni colleghi della donna riferiscono che da giorni era preoccupata per alcuni messaggi intimidatori inviati dall’uomo. Il 29 agosto, aveva scritto su Facebook il suo ultimo e inquietante
messaggio: “Un amico delinquente ti aiuta sempre, ma un amico pazzo ha
bisogno di aiuto”. Confidenze che lei aveva fatto all’interno di quella sartoria che era la sua seconda famiglia, nella quale lavorava da oltre 25 anni, e dove sapevano tutti di questa storia tormentata che lei aveva voluto interrompere. Ma Sussa avrebbe continuano a cercarla. Conosceva bene le abitudini e gli orari della donna, così ha aspettato che giungesse nel parcheggio dell’azienda per ammazzarla.
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