martedì 19 gennaio 2016

Il Consiglio di fabbrica dell'Ilva invece che lotte fa e vuole fare incontri che non servono a niente

Stamattina al termine dell'iniziativa e incontro al Comune, il consiglio di fabbrica di Fim, Fiom, Uilm ha fatto un documento, in cui dice:
"ritiene "necessario avviare un confronto con il governo per affrontare nel merito, il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, ribadire la totale contrarietà ad eventuali spacchettamenti e ottenere chiarimenti circa le modifiche del piano ambientale, consapevoli del fatto che potrebbero esserci variazioni qualora dovessero presentarsi ulteriori innovazioni tecnologiche, funzionali all'abbattimento dell'impatto ambientale".
Emerge inoltre "la necessità di istituire un tavolo nazionale di Fim, Fiom e Uilm, partendo con un coordinamento nazionale delle Rsu, tra i vari siti interessati alla siderurgia, finalizzato ad ottenere risposte concrete dal governo". Le stesse Rappresentanze sindacali unitarie hanno infine "stabilito di iniziare una campagna di assemblee con i lavoratori anche in preparazione delle mobilitazioni che seguiranno qualora gli scenari futuri continueranno a dare incertezze rispetto alla mancanza di garanzie sulle opere di bonifica necessarie e sulla tenuta dei livelli occupazionali". Analogo dibattito si terrà nei prossimi giorni con i lavoratori dell'indotto "già duramente penalizzati dalle ricadute di tale situazione, per intraprendere un percorso comune".  

Si chiedono al governo chiarimenti, risposte concrete, quando il governo ha già detto chiaramente cosa vuole fare, tanto che ha fatto il 9° decreto, che prevede svendita dell'Ilva, o più sicuramente parti di esso, la creazione di una newco con migliaia di esuberi, contratti peggiorativi e rinvio sine die delle bonifiche,
E FIM, FIOM,UILM E I LORO DELEGATI, PERDONO TEMPO A CHIEDERE GARANZIE!?

La stessa "campagna di assemblee" sembra solo un atto dovuto, mentre per le "mobilitazioni" si scrive "Qualora gli scenari futuri continueranno a dare incertezze...". Come se non è certo già da tempo che "non c'è futuro"!

Gli operai devono trasformare le assemblee in momenti di forte protesta, che deve andare oltre le assemblee.
PER IL DECRETO OPERAIO, CONTRO LA NEWCO                             

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