E' con grande sconcerto è rabbia che i
lavoratori Slai Cobas, addetti alla raccolta differenziata presso lo
stabilimento Amiu sulla strada per Statte in contrada Pasquinelli,
apprendono che in questi giorni l'azienda Amiu sta predisponendo
impianti audio/visivi all'interno di tutto lo stabilimento fino ad
arrivare a installarle nel locale adibito alla raccolta dove gli
operai effettuano la selezione manuale dei materiali. Decisione che è
stata fatta passare sotto forma di controllo contro i furti e
danneggiamenti di mezzi che, a detta dell' Amiu, ultimamente sono molto
frequenti nello stabilimento in contrada Pasquinelli. Decisione che
tra l'altro l'azienda (amiu) ha preso arbitrariamente senza informare
tutte le sigle sindacali presenti tra i lavoratori come appunto lo
Slai Cobas, o meglio solo quelle con meno interesse verso la
sicurezza la salute e in questo caso la privacy e dignità dei
lavoratori.
A questo punto però è obbligatorio
chiedersi cosa c'entrano le 2 telecamere installate nel locale di
selezione con i furti e i danneggiamenti?
A cosa servono se non per controllare
gli operai? Che furti o danneggiamenti potrebbero perpetrare i lavoratori? L'immondizia? Le siringhe
piene di sangue? I cateteri? Oppure l'amianto?
O visti i continui rinvenimenti di
amianto l'amiu crede che sìano gli operai stessi a metterlo e quindi
installa ben 2 telecamere per tenere sotto controllo i lavoratori?
Ebbene a proposito di quest'ultima
variante mi sento di dire che solo una mente malata potrebbe pensare
una cosa del genere, ovvero che gli operai stessi starebbero sabotando
il lavoro per cui ogni giorno lottano e rischiano la salute per avere
continuità e sicurezza lavorativa.
Naturalmente lo Slai Cobas a tutela dei
lavoratori ha chiesto un incontro urgente per giorno 5 Febbraio con
le parti interessate Amiu, Comune e Coop. Ancora, diffidando l'azienda
(Amiu) dal proseguire con l'installazione e la messa in uso di tali
impianti prima del suddetto incontro, e che in mancanza di un tavolo
di confronto con le parti i lavoratori attueranno tutte le forme
possibili di protesta e lotta pur di far valere i loro diritti e le
loro ragioni.
Infine è bene ricordare a chi di
dovere che l'art.4 dello statuto dei lavoratori recita che:
"È vietato l'uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell'attività dei lavoratori.
Gli
impianti e le apparecchiature di controllo che siano richiesti da
esigenze organizzative e produttive ovvero dalla sicurezza del
lavoro, ma dai quali derivi anche la possibilità di controllo a
distanza dell'attività dei lavoratori, possono essere installati
soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali,
oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna. In difetto
di accordo, su istanza del datore di lavoro, provvede l'Ispettorato
del lavoro, dettando, ove occorra, le modalità per l'uso di tali
impianti.
Per
gli impianti e le apparecchiature esistenti, che rispondano alle
caratteristiche di cui al secondo comma del presente articolo, in
mancanza di accordo con le rappresentanze sindacali aziendali o con
la commissione interna, l'Ispettorato del lavoro provvede entro un
anno dall'entrata in vigore della presente legge, dettando
all'occorrenza le prescrizioni per l'adeguamento e le modalità di
uso degli impianti suddetti.
Contro
i provvedimenti dell'Ispettorato del lavoro, di cui ai precedenti
secondo e terzo comma, il datore di lavoro, le rappresentanze
sindacali aziendali o, in mancanza di queste, la commissione interna,
oppure i sindacati dei lavoratori di cui al successivo art. 19
possono ricorrere, entro 30 giorni dalla comunicazione del
provvedimento, al Ministro per il lavoro e la previdenza sociale".F.B
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