La difesa della salute e della sicurezza la si lascia alla decisione dei nuovi padroni, che, come ha fatto chiaramente capire uno di questi, Arcelor-Mittal, vuole mano libera e impunità proprio su rischi sicurezza e salute.
Il futuro è ancora una volta soprattutto ridimensionamento che significa migliaia di tagli di posti di lavoro e nessun serio intervento per il risanamento.
E, nell'attesa che governo e nuovi padroni decidano come è meglio fare profitti, gli operai e la popolazione di Taranto deve continuare ad ammarasi e a morire, a rischiare gravissimi infortuni, come poteva succedere l'altro giorno con l'esplosione avvenuta!?
NON LO PERMETTIAMO!
Ma a fronte di passi gravi del governo, dei Commissari, a fronte dell'aumento dei Contratti di solidarietà con salario al 60%, dopo giorni e giorni, "finalmente" i sindacati confederali e il consiglio di fabbrica si muove...
MA PER FARE CHE COSA? UN PRESIDIO-INCONTRO DEI SEGRETARI SINDACALI E DEI DELEGATI FIM, FIOM, UILM, AL COMUNE DI TARANTO, PER AVERE DALLA REGIONE ASSICURAZIONI E INFORMAZIONI.
Tutto qui. Nessuna lotta, nessuna protesta di massa
Così si va verso una morte lenta...
ANCORA UNA VOLTA: NON LO PERMETTIAMO!
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