In un recente comunicato Francesco Rizzo responsabile dell'Usb all'Ilva ha dichiarato:
“Questo Governo è irresponsabile e incapace di gestire la situazione Ilva.
“Siamo più che convinti che non ci sarà nessun privato disposto ad acquistare l’Ilva nelle condizioni in cui versa. Nessuno metterà mano alle proprie tasche, per risanare e ambientalizzare la fabbrica spendendo centinaia di milioni di euro. E’ una nuova presa in giro. Alcune organizzazioni sindacali, che fino a luglio hanno tessuto le lodi dei commissari, ora criticano la nazionalizzazione facendo il tifo per la vendita ai privati”.
“Il Governo ha la responsabilità rispetto ai cittadini di Taranto e a tutti i lavoratori del mondo Ilva e indotto perché ha preso un impegno e lo deve mantenere perché in ballo ci sono la salute e la sicurezza dei cittadini, e deve garantire anche i posti di lavoro".
Il governo Renzi non è "irresponsabile e incapace" ma è il governo dei padroni, che sta e agisce unicamente per i loro profitti.
L'unica "nazionalizzazione" dell'ilva è quella in corso per svenderla ai nuovi padroni. Questo lo abbiamo spiegato e rispiegato e consigliamo di leggere il libro appena uscito: "Ilva: la tempesta perfetta", in cui è dimostrato che nel sistema capitalista, e in particolare nella fase di crisi ogni intervento del governo, dello Stato è solo per togliere le castagne dal fuoco ai padroni.
Gli unici impegni che Renzi ha preso e sta portando avanti sono quelli legati agli interessi e salvaguardia del peso del capitalismo italiano sul mercato mondiale dell'acciaio.
Per questo Renzi sta facendo "carte false" e li porterà avanti. Come? Con una svendita/cessione di quella parte dell'Ilva che può dare profitto (con la newco), mentre scaricherà il resto, compreso debiti, risarcimenti, interventi sull'ambiente, in una 'bad company; con il taglio di migliaia di posti di lavoro; svendendo ai nuovi padroni gli operai con contratti peggiorativi, all'insegna del jobs act; concedendo ai nuovi padroni la piena libertà e l'impunità sulla sicurezza e salute; facendo pagare ai cittadini stessi i fondi messi nella newco.
Non si può fare appello al Governo di essere "responsabile verso i cittadini e i lavoratori" - come dice Rizzo/Usb - di tener fede a parole dette solo per far passare i decreti pro Ilva, quando il governo invece sta già portando avanti esattamente l'opposto; tirando tra l'altro ora in campo il padrone dei padroni, Marchionne - con una sorta di "scambio di favori" - l'esperto doc per tagli ai posti di lavoro, per attacco ai contratti e ai diritti dei lavoratori, per supersfruttamento.
Ma poi Rizzo conclude dicendo: "Basta prendere in giro la città con decreti che non mirano alla salvaguardia dei lavoratori e della salute, ma solo alla tutela degli imprenditori. Dopo una decina di decreti a favore dell’azienda - conclude Rizzo - ci saremmo aspettati almeno uno che fosse dalla parte dei lavoratori e dei cittadini”.
E noi ci saremmo "aspettati almeno" che Rizzo/Usb dicesse che è lo Slai cobas per il sindacato di classe che da tempo sta ponendo l'obiettivo del "decreto operaio" per difendere posti di lavoro, salari, salute, sicurezza, e che su questo sta indicando una strada di lotta precisa.
Ma su questo si tace. Si affida la risposta a governo, senza dire che all'Ilva e a Taranto serve una rivolta per strappare il "decreto operaio" o anche le normali "clausola di salvaguardia" per i lavoratori, esistenti nei passaggi da ditta a ditta.
SE NON SI DICE QUESTO, IL RESTO E' NOIA..
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